Fino a qualche anno fa l’espressione ‘essere in palette’ non esisteva. Si faceva shopping seguendo i trend della stagione, non secondo la propria stagione. Ma piano piano e poi sempre più velocemente, la parola armocromia è entrata nel vocabolario comune, nelle conversazioni, nei centri estetici, fino a diventare un vero e proprio mercato sempre più in espansione.
Ma l’armocromia non è democratica: se non si è in una città, è complesso riuscire a organizzare una consulenza di immagine con un professionista, capire quali sono i propri colori e quali capi del proprio armadio scegliere e quali dimenticare.
Da questo, l’intuizione dell’imprenditrice Luisa Lombardi, 27 anni, di creare uno strumento che rendesse l’armocromia e la consulenza di immagine alla portata di tutti e la portasse all’interno di un sistema di intelligenza artificiale che aiutasse gli utenti e le aziende a lavorare in sinergia con le proprie offerte commerciali e i colori delle ormai famose palette stagionali.
“Le aziende sanno tutto di noi ma non sanno consigliarci cosa effettivamente può essere in linea con i nostri colori e le nostre forme. Per questo ho pensato di creare uno strumento che permettesse alle persone di avere una bussola per fare scelte di acquisto ponderate per valorizzare le proprie caratteristiche, lasciando perdere uno shopping basato sui trend, spesso poco ecosostenibile e non adatto per tutti”, spiega nella nota la fondatrice, Luisa Lombardi.
Cromos App: l’intelligenza artificiale istruita dai consulenti di immagine
La startup Cromos, che ha appena chiuso il suo primo round di investimento da 200mila euro, ha lanciato sin da subito la sua app, Cromos App, per permettere a già 150mila utenti che l’hanno scaricata di interagire con l’intelligenza artificiale che tramite un quiz iniziale e l’analisi fotografica dei soggetti, suggerisce la palette armocromatica, la body e la face shape migliore per l’utente.
All’interno dell’app è possibile trovare le collezioni di diversi brand che vengono analizzati e categorizzati dall’intelligenza artificiale, a seconda dei risultati dei test così da consigliare i capi più giusti per singola shape e palette: ‘il giusto prodotto al giusto cliente’.
E se si ha bisogno di un consiglio di stile più personalizzato, attraverso l’app è possibile prendere appuntamento con la rete di consulenti sparsi in più di 50 città italiane per incontrarsi dal vivo e conoscere in modo più approfondito i capi che più valorizzano l’utente.
Anche gli eCommerce hanno bisogno dell’armocromia
Un problema antieconomico e poco ecosostenibile per gli eCommerce riguarda i resi dei capi acquistati dagli utenti. Cromos per questo ha perfezionato un plug-in, CromosAI, da inserire all’interno degli eCommerce al fine di permettere alle aziende di conoscere ancora meglio i loro clienti e proporre i capi in linea con le stagioni dettate dall’armocromia.
L’utente infatti riesce a filtrare i capi dell’offerta commerciale del brand che trovano disponibili sull’eCommerce seguendo le linee guida della sua stagione e delle sue forme, acquistando prodotti che valorizzeranno.
“Quando un eCommerce conosce la stagione cromatica e le forme dei propri user, può realmente personalizzare l’offerta, traendone molti benefici tra cui la fidelizzazione del cliente, una comunicazione più mirata ed efficace e soprattutto una sensibile diminuzione dei resi”, spiega Lombardi.
Il futuro di Cromos: un milione di utenti nel 2023 e una squadra di consulenti di immagine
A pochi mesi dalla fondazione, Cromos ha già conquistato oltre 150mila utenti, per lo più donne dai 20 ai 35 anni ma in futuro si punta a chiudere il 2023 con più di 1 milione di utenti che potranno utilizzare l’app e i plug in degli e-commerce partner.
L’obiettivo però è anche aumentare la rete di consulenti di immagine ed è per questo che è stata inaugurata da poco Cromos Academy, un luogo di formazione in cui gli appassionati di armocromia possono studiare la materia in modo approfondito, entrare nella rete di Cromos e fare della propria passione un lavoro strutturato.
“Siamo un team di 5 persone eppure in pochi mesi abbiamo già visto l’entusiasmo di utenti, brand e investitori nei confronti della nostra startup. Questi mesi sono stati di rodaggio ma i risultati ottenuti ci portano a pensare che riusciremo a chiudere il prossimo anno con il primo milione di utenti e a rendere così democratico l’utilizzo dell’armocromia, incentivando acquisti consapevoli e sostenibili”, conclude la fondatrice di Cromos.