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Lo streaming vs la pubblicità a livello globale: Russia e Sud Corea le più favorevoli a una riduzione del canone, mentre in Giappone resiste un ‘nocciolo’ duro di contrari

La pubblicità nei servizi di streaming è diventata recentemente una questione ancora più controversa, a partire dalle anticipazioni sulla futura introduzione da parte di Netflix. Tuttavia, secondo i numeri presentati da StockApps.com, il 57% dei telespettatori statunitensi afferma di non avere problemi con la pubblicità, purché i costi di abbonamento siano inferiori. Il sondaggio. peraltro, è stato condotto in 15 paesi e nella maggior parte dei casi gli spettatori hanno espresso questa stessa opinione.

Secondo il report di Morning Consult, Corea del Sud e Russia mostrano l’accettazione più alta per la pubblicità in streaming. Il 64% degli adulti sudcoreani e il 61% degli adulti russi affermano infatti che scambierebbero lo streaming senza pubblicità con costi di abbonamento inferiori. Anche gli Stati Uniti, che rappresentano il mercato più grande – su scala globale – per i servizi di streaming, sono molto favorevoli alla pubblicità abbinata a prezzi bassi, con il 57% degli adulti che condivide l’idea.

Il Giappone, invece, è in fondo alla lista, con solo il 37% delle persone intervistate a favore di annunci a fronte di abbonamenti a costi inferiori. Tuttavia, un enorme 48% degli intervistati giapponesi ha scelto ‘Nessuna opinione’, il che significa che solo il 14% preferisce l’attuale situazione, con ‘nessuna pubblicità’. Pertanto, se escludiamo dal conteggio l’opzione ‘non so/non risponde, il Giappone ha mostrato le quote più basse per entrambi i pareri sulla presenza della pubblicità, sia pro, sia contro.

Nel contempo, paesi europei del calibro di Germania e Spagna si sono collocati appena sopra il Giappone in classifica, ma sono tra i maggiori sostenitori dell’opzione di mantenere gli annunci pubblicitari ‘fuori’ dallo streaming. In Germania, il voto è stato diviso quasi equamente, con il 39% che preferisce gli annunci mentre il 38% ha votato contro. In Spagna, il 41% è favorevole all’introduzione di annunci in streaming mentre il 39% non li vuole.

È interessante notare che l’India ha la quota più bassa di risposte ‘non so/non risponde’. Pertanto, a differenza del Giappone, l’India è ai vertici di entrambe le opzioni: il 56% degli indiani desidera annunci pubblicitari a fronte di costi ridotti di abbonamento, mentre il 38% è al contrario pronto a pagare prezzi elevati per conservare l’esperienza di video senza pubblicità.