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L’autenticazione mobile, una nuova frontiera della customer experience: le aziende devono rivalutare le tecnologie per la protezione dell’identità digitale

La trasformazione digitale è diventata una parola d’ordine, nell’ultimo anno, e la maggior parte delle aziende dev’essere in grado di passare rapidamente dall’offline all’online per stare al passo con il cambiamento di abitudini dei consumatori. Spinta dalle limitazioni imposte dal distanziamento sociale, i clienti oggi cercano la gratificazione quasi immediata di ricevere prodotti o usufruire di servizi con un semplice clic, portando la customer experience a un livello sempre più alto.

Nata come soluzione per prevenire le frodi online – che secondo Accenture costeranno alle aziende 5,2 trilioni di dollari nei prossimi cinque anni – la tecnologia per la protezione dell’identità digitale era vista principalmente come un elemento di back end per quanto riguarda le vendite. Nonostante l’importanza, le imprese hanno iniziato a comprendere che questa tecnologia poteva dare molto di più rispetto alla semplice identificazione dei cyber criminali. Spesso il cliente si sente protetto dalla policy finanziaria di un’azienda, senza però avere esperienza a riguardo. Infatti la frode potrebbe non averlo colpito in prima persona, ma aver sottratto denaro in altri modi; l’autenticazione online stava diventando sempre più importante come elemento strategico di differenziazione dei business.

Secondo Infobip, piattaforma cloud di comunicazione omnicanale, con una maggiore sicurezza aumenta la fiducia e sempre più persone si sentono tutelate durante le transazioni online, soprattutto tramite smartphone. I più esperti accettano anche la presenza di qualche ostacolo per usufruire della comodità dell’online, come l’autenticazione a due fattori, la compilazione di moduli di registrazione e la verifica via e-mail. Ma allo stesso tempo, molte persone si scoraggiano e abbandonano le transazioni al primo o al secondo ostacolo perché si aspettavano una gratificazione immediata. D’altra parte, ogni transazione abbandonata costa alle aziende la perdita di un potenziale guadagno o, nel peggiore dei casi, una reputazione danneggiata, oppure addirittura che i clienti si rivolgano a un competitor.

Per questi motivi l’identificazione e l’autenticazione digitale devono diventare più semplici e fluide e la soluzione è lo smartphone. L’identità mobile, ovvero la verifica dell’identità di un utente attraverso il suo dispositivo mobile, utilizzando dati ottenuti in sicurezza dall’operatore mobile, è il gold standard dell’autenticazione. Verifica l’identità attraverso diversi mezzi, tra cui Silent Mobile Verification (SMV), Know Your Customer (KYC), SIM Swap Detection e Instant Form Filling. Queste funzionalità sono automatiche, eseguite in background e verificate con informazioni di qualità ineccepibile.

Ci sono diversi vantaggi di una corretta autenticazione mobile, ad esempio, una continua convalida dell’identità del cliente durante tutto il customer journey e un onboarding più veloce ed efficiente grazie alla compilazione istantanea dei moduli. Allo stesso tempo, l’autenticazione mobile garantisce la conformità al GDPR, in quanto servizi sono basati su un approccio user-centric, che assicura che né le aziende né gli operatori di rete mobile apprendano nuove informazioni, oltre a quelle che già detengono.

“Con le esigenze dei consumatori in continua evoluzione e l’incremento di acquisti o interazioni su dispositivi mobili, social network e piattaforme online, le aziende conoscono già il valore delle comunicazioni omnichannel e di incontrare i clienti indipendentemente da dove si trovano”, ha affermato in una nota Mijo Soldin, Director of Operator Strategy and Partnerships di Infobip. “Lavorare per fornire una struttura agile, connessa e contestuale intorno a questa nuova esperienza modulare dell’utente è la base per avere clienti soddisfatti, conquistarne la fiducia e garantire un customer journey di successo”.