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L’Antitrust Europea autorizza Deutsche Telekom, Orange, Telefonica e Vodafone a procedere con la loro joint venture per il digital advertising

La Commissione europea ha approvato senza condizioni, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la creazione di una joint venture tra Deutsche Telekom AG Orange SA, Telefónica S.A. e Vodafone Group plc. La Commissione ha concluso che l’operazione non solleva problemi di concorrenza nello Spazio economico europeo (SEE).

Sulla base della sua indagine di mercato, la Commissione ha constatato che l’operazione, così come notificata, non ridurrebbe in modo significativo la concorrenza nei mercati francese, tedesco, italiano e spagnolo su quattro fronti diversi: la fornitura di servizi di identificazione digitale per la pubblicità mirata e/o l’ottimizzazione dei siti; la fornitura al dettaglio di servizi di telecomunicazione mobile; la fornitura al dettaglio di servizi di accesso a Internet fisso; e infine la fornitura al dettaglio di servizi audiovisivi (‘AV’) e di spazi pubblicitari online.

Nel corso dell’indagine, la Commissione ha esaminato il legame verticale tra le attività delle quattro società come fornitori separati di servizi di accesso mobile e a Internet e i servizi di marketing e pubblicità digitale dell’impresa comune. La Commissione ha ritenuto che, a seguito dell’operazione, vi sarebbero stati sufficienti fornitori alternativi per lo stesso scopo.

Per quanto riguarda invece il legame verticale tra le attività delle quattro imprese come clienti di pubblicità online e le attività dell’impresa comune come fornitore di servizi di identificazione digitale per la pubblicità mirata e/o l’ottimizzazione dei siti. La Commissione ha constatato che l’impresa comune non avrà la capacità o l’incentivo di escludere altri inserzionisti e fornitori rivali di servizi di telecomunicazione mobile limitando il loro accesso ai servizi di identificazione digitale. Inoltre le società non avranno la capacità di escludere fornitori rivali di servizi di identificazione digitale.

La Commissione ha inoltre ritenuto che le società non avrebbero avuto la capacità o l’incentivo di costringere le emittenti televisive ad abbonarsi ai servizi di identificazione digitale offerti dall’impresa comune, data la limitata base di clienti comuni tra questi due diversi prodotti.

Infine, la Commissione ha riscontrato che l’impresa comune non aumenterà il rischio di coordinamento tra le quattro società, in considerazione delle ampie attività che esse manterranno al di fuori dell’impresa comune.

La Commissione ha pertanto concluso che l’operazione non solleva problemi di concorrenza nel SEE e ha autorizzato a procedere con l’inziativa comune.