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La realtà della Advanced TV mostra le potenzialità ancora inespresse del mezzo. Si va verso una ‘Everywhere TV’ pianificabile, contestualizzabile e indirizzabile

AudienceXpress di Freewheel ha presentato una sessione dedicata all’Advanced Tv, o TV 2.0, che ha rappresentato un approfondimento dalla ricerca rilasciata a settembre, arricchita dai contributi di Denise Ronconi, Direttore dell’Osservorio Internet Media della Business School del Politecnico di Milano.

“L’Advanced TV è un’evoluzione della TV lineare”, ha commentato Ronconi, “ma soprattutto è il superamento della logica dei silos, che ha diviso storicamente le due versione del broadcasting. Oggi si può parlare già di ‘Tv Everywhere’, guidata dalle audience, e questa trasformazione prenderà sempe più piede con il passare del tempo”.

D’altronde, i mercati stanno già rendendosi conto di questo: gli investimenti – pur in assenza di dati definitivi che verranno presenti allo IAB Forum – mostrano una crescita della pubblicità digitale, che ha largamente superato la tv tradizionale e una netta ‘esplosione’ del digital advertising, che porta con sé anche un quota parte delle app televisive. Il rapporto tra i due media vede una differenza di circa il 10% come investimenti.

“Se andiamo a confrontare la Tv con l’online video, in valori assoluti”, ha proseguito Ronconi, “vediamo che, di fronte e una stabilità sostanziale della televisione, si è assistito a una crescita esplosiva dei video, passati dai 370 milioni del 2015 a circa il miliardo e mezzo di quest’anno. Il tutto in paese come l’Italia, tipicamente videocentrico. La Advanced TV è l’evoluzione del concetto stesso di trasmissione broadcast, con in più la possibilità di indirizzare le pubblicità in maniera sempre più precisa“.

In effetti la modalità di accesso alla TV si sono moltiplicati, in funzione dell’evoluzione tecnologica: agli accessi da ‘palinsesto’, lineare od on demand, si sono aggiunte le miriadi di accessi da App, su una pluralità di mezzi, dallo smartphone al big screen, e tramite un molteplicità di soluzioni. A tutto questo si vanno aggiungendo le ad gestite dai produttori delle stesse televisioni, tramite video oustream e banner. Il tutto è un insieme sempre più complesso ma dalle potenzialità ancora inesplorate, per lo meno in parte.

“L’Italia è il paese europeo più fiducioso nei confronti dei canali dell’Advanced TV supportati dalla pubblicità”, ha aggiunto Davide Fiorentini, Director of Demand Sales Italy di AudienceXpress. “Nove investitori su dieci, infatti, prevedono di aumentare spesa su AVOD (Ad Supported Video ON-demand) e FAST (Free Ad-Supported TV) nei prossimi 12 mesi. Dietro questo incoraggiante livello di ottimismo c’è la capacità di questi canali di garantire una maggiore efficacia delle campagne grazie a una reach aggiuntiva e complementare a quella della televisione tradizionale. Questo è un fattore importante visto che nel 2023 gli investitori pubblicitari dovranno avere una cura ancora maggiore nell’allocazione dei budget. Quindi, l’opportunità di unire i benefici della tv tradizionale con quelli digitali che l’Advanced TV incorpora offre un enorme vantaggio”.

“C’è sempre più attenzione al mondo AVOD”, ha confermato Ronconi. “Con l’inizio della raccolta pubblicitaria da parte dei servizi SVOD (come Netflix e Disney+, ndr), il mercato dell’advertising è destinato a ricevere una ulteriore e forte spinta“.

“Dallo studio di AudienceXpress”, ha sottolineato Fiorentini, “è emerso che, nonostante le presenti sfide ed incertezze, gli investitori pubblicitari europei non sono disposti a staccare la spina ma intendono rafforzare i propri budget puntando sui canali che offrono una maggiore efficacia nel targeting e opportunità di crescita dell’audience”.

Questa tendenza emerge nettamente dalla ricerca che si spinge fino all’anno prossimo, con tutti gli investitori europei dell’area EU5 che si dichiarano ‘fortemente ottimisti’, circa l’andamento degli investimenti sull’Advanced TV.

“Gli investitori pubblicitari inoltre concordano sul bisogno di sviluppare soluzioni di misurazione accurate per continuare a sostenere la crescita dell’Advanced TV”, ha concluso Fiorentini. “È chiaro che a maggiori investimenti corrisponde maggiore pressione di dimostrare i risultati; quindi, per sfruttare appieno le opportunità offerte dall’Advanced TV sono necessari strumenti sempre più evoluti che permettono agli inserzionisti di giustificare la loro spesa”.