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I marketer italiani sono i più ottimisti in Europa sulla spesa sui canali dell’Advanced TV, in crescita soprattutto AVOD e FAST. Le metriche relative all’attenzione del pubblico tra le priorità

Davide Fiorentini, Director Demand Sales Italia, AudienceXpress
Davide Fiorentini, Director Demand Sales Italia, AudienceXpress

AudienceXpress, la società di FreeWheel specializzata nella vendita di pubblicità su video premium, ha annunciato oggi i risultati della quarta edizione della sua indagine Advanced TV Uncovered 2024, condotta in collaborazione con la società di ricerca indipendente CoLab Media Consulting.

Dall’indagine sono emersi i piani di spesa e le priorità per il futuro di inserzionisti e agenzie, ma anche i principali fattori di crescita e gli inibitori dei canali dell’Advanced TV: video-on-demand (VOD), broadcast video-on-demand (BVOD), connected TV (CTV), OTT e addressable linear TV.

Le priorità dei marketer italiani

Oltre la metà (51%) dei marketer italiani interpellati prevede che il proprio budget resterà invariato nel 2024, mentre il 24% si aspetta un incremento: la percentuale più alta tra i paesi europei interpellati. Nell’attuale scenario economico, gli operatori di marketing si stanno concentrando su ritorni a breve termine e sulla fedeltà dei consumatori, tanto che per il 2024 il principale obiettivo di marketing per il 61% degli intervistati sarà quello di acquisire e riconquistare i clienti, seguito da un aumento dei ricavi e delle quote di mercato, per il 57%.

Secondo il 62% degli inserzionisti e delle agenzie partecipanti all’indagine, la priorità strategica per il 2024 sono le nuove metriche di misurazione, come l’attenzione, seguite, per il 53%, da misurazione cross-media.

Alla luce del crescente interesse nelle nuove metriche, il 44% dei marketer intervistati ritiene che sia giunto il momento di abbandonare il gross rating point, o GRP. L’Italia è il mercato più cauto in questo cambiamento, tanto che solo il 14% dei partecipanti si dichiara pronto, benché il 75% afferma di poterlo essere l’anno prossimo.

La maggior parte dei marketer italiani prevede di aumentare i budget per l’Advanced TV

 

Nei prossimi 12 mesi, più di otto marketer italiani su dieci si aspettano un incremento della spesa sull’Advanced TV e il 46% vorrebbe che la sua società spendesse ancora di più rispetto ai livelli attuali. Le agenzie e gli inserzionisti italiani sono allineati sulle intenzioni di spesa per i canali FAST e AVOD, con, rispettivamente, l’88% e l’86% che prevedono un incremento del budget.

 

I principali fattori di crescita della spesa

La comprovata capacità dell’Advanced TV di aumentare l’efficacia degli annunci è considerata il principale fattore di crescita della spesa, e quasi sei intervistati su dieci citano come altro fattore importante l’estensione della reach per le campagne su TV lineare. Inoltre, l’Advanced TV viene percepita come un ambiente sicuro per i brand, a basso tasso di frode pubblicitaria (49%), aspetti che rendono questi canali una prospettiva allettante, soprattutto vista la diffusione di siti di bassa qualità realizzati solo a scopi pubblicitari (made for advertising, o MFA).

Come nel 2022, manca consapevolezza riguardo il potenziale dell’Advanced TV, e questo per la metà degli intervistati è il principale inibitore della spesa. La complessità nella gestione di campagne unificate su TV lineare e Advanced si attesta al secondo posto tra i fattori inibitori, assieme alla mancanza di strumenti di misurazione accurati (47%).

“Vista l’importanza data alla fidelizzazione dei clienti, i canali dell’Advanced TV – in quanto di qualità premium e addressable – rappresentano una grande opportunità per i marketer italiani di raggiungere i loro obiettivi pubblicitari”, commenta nella nota Davide Fiorentini, Director Demand Sales, Italia di AudienceXpress. “Questi canali offrono la possibilità di personalizzare i messaggi pubblicitari e quindi di creare connessioni più forti con le audience di riferimento. Naturalmente la misurazione rimane un tassello importante, e in particolare le soluzioni che misurano l’attenzione si stanno sempre più affermando come banco di prova dell’efficacia delle campagne”.