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La nuova legge anti-pirateria in Italia è finalmente realtà. Si inizia dal calcio, con la partita Juventus-Napoli

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L’entrata in vigore della nuova legge anti-pirateria in Italia, avvenuta lo scorso 8 agosto, rappresenta un significativo progresso nella lotta contro la violazione dei diritti di proprietà intellettuale. L’applicazione della stessa, come vedremo in seguito, è stata prima fissata a sei mesi, poi ridotti a tre dalla conversione in legge del cosiddetto ‘Decreto Caivano’, per cui venerdì 7 dicembre sarà il primo giorno in cui la nuova legge ‘anti-pezzotto’ potrà effettivamente svolgere il proprio ruolo. E in quel giorno si terrà l’atteso incontro di calcio tra Juventus e Napoli: un esordio ‘di fuoco’, poiché, come ha sottolineato in tutte le sedi la FIGC, è proprio il calcio ad essere il più colpito da queste ‘dirette’ abusive: si parla di oltre 350 milioni di euro persi ogni anno dal sistema calcio ufficiale.

I nuovi poteri di Agcom

La nuova legge conferisce ad Agcom il potere di ordinare ai fornitori di servizi di accesso alla rete (ISP) e ad altri fornitori di servizi, il blocco dell’accesso a contenuti diffusi abusivamente. Questa disposizione va oltre i tradizionali blocchi ‘statici’, consentendo un innovativo ‘blocco dinamico’ che può essere emesso direttamente dall’autorità amministrativa, riducendo così notevolmente i tempi di intervento.

Inoltre, la legge prevede che Agcom possa intervenire con un provvedimento cautelare, adottato con un procedimento abbreviato e senza contraddittorio, in caso di trasmissioni in diretta e di prime visioni di opere cinematografiche e audiovisive. Per le trasmissioni in diretta, il provvedimento deve essere eseguito prima o durante la trasmissione stessa, con l’obbligo per i destinatari di rimuovere o disabilitare i servizi illeciti entro 30 minuti dalla comunicazione.

La piattaforma tecnologica unica

La legge prevede inoltre la creazione di una piattaforma tecnologica unica con funzionamento automatizzato per gestire i provvedimenti di disabilitazione. Questo strumento mira ad automatizzare gli aspetti tecnici legati alla segnalazione di servizi e contenuti illeciti, facilitando l’intervento sulle reti di comunicazione e consentendo blocchi rapidi, potenzialmente già prima della trasmissione dell’evento in diretta e al massimo entro i 30 minuti dalla comunicazione del provvedimento di Agcom.

I rischi degli utenti ‘abusivi’

Questo blocco siti illegali è ovviamente necessario per combattere attività criminali vere e proprie, capaci di intercettare il segnale tv dalle più importanti realtà internazionali. Ma chi fruisce di contenuti sportivi e di intrattenimento in maniera illegale spesso non sa che i suoi dati, condivisi per acquistare un abbonamento pirata, possono essere poi facilmente utilizzati, per esempio, per effettuare pagamenti non autorizzati. Chi frequenta i siti pirata, in altre parole, mette a rischio la propria identità digitale, utilizzando sul proprio smartphone o sul proprio pc un servizio gestito da hacker con il rischio di diventare destinatari di truffe. Oltre a essere colpito da denunce penali e da multe, nel caso venisse scoperto.

Le incognite sull’efficacia della nuova legge

L’efficacia della nuova legge anti-pirateria è ancora da verificare, ma i nuovi poteri conferiti ad Agcom e l’impiego di strumenti tecnologici innovativi rappresentano un chiaro segnale di impegno da parte delle istituzioni italiane nella lotta contro la violazione dei diritti di proprietà intellettuale.
Tuttavia, l’applicazione della nuova legge presenta alcune incognite. In particolare, è da verificare l’efficacia della piattaforma tecnologica unica, che deve essere in grado di gestire efficacemente un numero elevato di segnalazioni e di assicurare la rapidità dei blocchi. Inoltre, è da considerare che gli utenti che vogliono eludere i blocchi possono utilizzare strumenti alternativi, come l’uso di DNS non ufficiali.