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IoT, saranno 75 miliardi gli oggetti connessi nel 2025. Automotive e smart home guidano la corsa

Nei giorni scorsi è stata presentata al ricerca del Politecnico di Milano sulla Smart Home, un segmento dell’Internet of Thing che cresce a ritmi sostenuti, di pari passo con la moltiplicazione delle opportunità di connessione, mobile in primo luogo.

Anche a livello globale il mercato IoT prevede tassi di crescita di tutto rispetto, con Statista che stima a 75 miliardi in tutto il mondo gli ‘oggetti’ connessi entro il 2025, con tassi di incremento del 170 per cento, rispetto a quelli esistenti, che si calcola essere circa 27 miliardi.

Va da sé che questo scenario richiede un aumento della connettività possibile, pena la saturazione della banda esistente da parte dei miliardi di nuovi oggetti – e relative nuove app – che arriveranno a breve. Un studio di Juniper Research ha stimato in oltre 8 miliardi di dollari i ricavi mondiali legato proprio alla connettività 5G per lo IoT.

Entro la fine del 2020, si calcola che il valore attaule della connettività 5G applicata all’internet delle cose potrebbe raggiungere i 525 milioni di dollari, il che si traduce nel calcolo di un aumento, in soli cinque anni, del 1.400 per cento.

Automotive e smart cities assieme rappresenteranno il 70% delle connessioni 5G IoT di tutto il mondo entro il 2025, con le auto connesse in rete e a guida autonoma in testa alla lista, seguite dall’industria 4.0 e della manifattura smart, e dalle smart cities, soprattutto grazie al segmento crescente delle smart home. Nel 2025 all’interno di queste ultime si potrebbero contare fino a 1,2 miliardi di oggetti IoT installati, per un mercato complessivo delle soluzioni per la domotica, in questa nuova ‘versione’ che varrà più di 150 miliardi di dollari già nel 2022.