Myntelligence diventa MINT: nell’era digitale emerge sempre più forte tra le aziende la ricerca di modelli di business sostenibili, e MINT, grazie ai suoi algoritmi di Intelligenza Artificiale e all’automazione dei processi di pianificazione e di acquisto della pubblicità, crea efficienza e riduce lo spreco.
“Spesso gli investimenti pubblicitari vengono percepiti solo come una voce di costo, sia da parte delle aziende, sia dei consumatori”, ha spiegato Andrea Pezzi, CEO di MINT. “Un costo per le imprese che lamentano la mancanza di ritorno degli investimenti a causa della scarsa orchestrazione dei processi e ottimizzazione dei messaggi, uno spreco di risorse umane che vengono utilizzate per svolgere lavori ripetitivi senza alcun valore intellettuale, esponendole a errori e inefficienze. Dal lato del consumatore invece, la pubblicità rischia di diventare irrilevante quando il processo di pianificazione è inefficiente. MINT è un modo nuovo di pensare il business delle imprese e della società digitalizzata. Con i nostri clienti stiamo trasformando il mondo dell’Adv rendendolo automatizzato, intelligente e sostenibile, attraverso una piattaforma di Advertising Automation capace di ottimizzare la spesa in comunicazione, non discriminando a favore della dimensione dei capitali investiti”.
Intelligenza artificiale e Automazione sono il cuore della suite di piattaforme di MINT per capitalizzare sui big data dell’ADV e ottimizzare in tempo reale tutto il processo di gestione di una campagna media. A supporto di questa strategia SaaS, oltre alla piattaforma M1 dedicata alle Multinational Corporations e al segmento Enterprise, lo stesso cuore tecnologico e intelligente di MINT consente di servire, con la piattaforma M2, anche il segmento delle small business e il segmento delle micro-business con la piattaforma M3. Con il lancio di questi nuovi prodotti, MINT si candida a essere l’unica piattaforma che automatizza su tutti i canali di distribuzione dei messaggi pubblicitari, per tutti i segmenti del mercato. Automazione e intelligenza artificiale per tutti.
Quest’annuncio, che si è prolungato nella presentazione più dettagliata delle tre versioni di software offerte, era stato preceduto da una tavola rotonda cui hanno partecipato alcuni protagonisti delle ‘via italiana al digitale’, rappresentanti di aziende digitali e di due delle Big Tech che dominano il comparto, moderata dalla giornalista Barbara Garfagna della RAI.
Luigi Gubitosi, CEO di Tim, ha ribadito l’impegno dell’azienda nel cloud, un settore che “cresce del 20/25% anno su anno”, ed è è spinto anche dall’impegno nazionale nel PNRR, come ricorda anche il claim ‘Beyond Creativity’.
Impegno che è stato sottoscritto da Corrado Passera, CEO di Illimity, che ha riconsciuto come “senza cloud questa impresa non esisterebbe”, e ha sottolineato che “le cose con il digitale hanno appena iniziato ad accadere, stiamo scalfendo la superficie dei cambiamenti che avverranno“.
“Nella classifica dei ‘digital risers’ tra i paesi del G8″, ha evidenziato Fabio Vaccarono, CEO di Google Italy e Vicepresident di Google, “l’Italia si è collocata al secondo posto, subito alle spalle del Canada. Questo non significa che abbiamo colmato le lacune che ci relegano ai posti più bassi dell’Indice DESI, ma rimarca come siamo stati capaci di cavalcare l’abbrivio del digitale che il post-Covid ha attivito in molti Paesi del mondo”.
“Cambia il modo di lavorare e non solo”, ha concluso Luca Colombo, Country Manager di Facebook Italia, “tant’è che la nostra ‘vision’ del metaverse guarda a un ibrido, convergente tra il mondo fisico e la realtà Virtuale e Aumentata per costruire un futuro in cui queste attività saranno fuse e indistinguibili l’una dall’altra”.
In questa trasformazione, MINT è diventata una benefit company e ha inserito nel suo statuto i principi ESG, nominando al suo interno un Responsabile dell’Impatto.
“La collettività e l’ambiente sono per MINT veri e propri azionisti dell’azienda”, ha confermato Pezzi. “Per questo dedicheremo parte del nostro lavoro alla ricerca di persone i cui sogni, se realizzati, potranno avere un impatto sociale e ambientale positivo. Questi sono i ‘MintDreamers’. Ogni anno l’azienda selezionerà, insieme ai clienti che vorranno aderire, persone a cui devolverà una somma di denaro a fondo perduto. Potranno essere studenti che necessitano di una borsa di studio, individui con una propria idea da realizzare, ma senza le opportune risorse economiche o che stanno attraversando una situazione difficile e desiderano risollevarsi attraverso la realizzazione di un’idea buona e utile per la comunità. Per un intero anno la storia di queste persone verrà resa pubblica sul sito di MINT e sui siti delle aziende partner del progetto che vorranno darle spazio. Il nostro payoff, ‘Change your Mintset’, parla proprio di questo e i partner che aderiscono a questa rivoluzione culturale, che passa per una rivoluzione tecnologica, li chiamiamo Mintesetters“.