Con il termine User Generated Content (UGC) si identificano tutti quei contenuti relativi a un brand o ai suoi prodotti che gli utenti, gli influencer o i consumatori stessi generano in modo volontario e spontaneo. Quando si parla di UGC, si intendono diverse tipologie di contenuti: sessioni di live shopping, recensioni scritte, videorecensioni, post sui social network e feedback dei clienti.
Alcuni numeri spiegano questo successo: il 95% dei consumatori prima di effettuare un acquisto legge le recensioni online (fonte: Invespcro), il 69% dei consumatori ritiene che gli UGC siano più credibili di qualsiasi tipo di pubblicità (fonte: BrightLocal) e il 68% afferma di aver effettuato un acquisto dopo aver visto un post sui social (fonte: LEK).
Andrea Scotti, Country Manager Italia di Skeepers, sottolinea. “Abbiamo di fronte una generazione pronta a investire in un prodotto, a patto che vi sia un legame emotivo con il brand; i contenuti generati dagli utenti (UGC) sono lo strumento ideale per instaurare una relazione di fiducia e costruire una community attorno al brand”.
La tech company evidenzia 3 tendenze principali a cui assisteremo nei prossimi 12 mesi.
Aumento dei contenuti video
Prima di tutto ci sarà un ulteriore aumento dei contenuti video in circolazione: secondo i dati Cisco, l’82% del traffico web nel corso del prossimo anno sarà costituito da contenuti video e non sorprende la costante ascesa di piattaforme come Instagram o TikTok, da sempre attive nel formato video. In modo particolare, Skeepers sottolinea come Live Streaming, video interattivi e realtà aumentata saranno i format di maggiore successo.
Gli UCG anche nei contenuti a pagamento
La seconda tendenza è quella sottolineata da Anastasia Lolli, Consumer Marketing Manager di MAC Cosmetics, che osserva come una delle principali sfide sarà quella di “utilizzare gli UGC anche negli annunci a pagamento, soprattutto quando vediamo che un post dei nostri influencer sta ottenendo ottimi risultati organici sui social”. In media, secondo la piattaforma di offerte di alloggi privati Airbnb, il CTR sugli annunci con UGC aumenta fino al 300% rispetto agli annunci tradizionali. Da questi dati, si può facilmente capire come promuovere gli UGC attraverso strumenti di investimento pubblicitario si riveli già oggi una strategia vincente. Questa tendenza non potrà che accentuarsi nei prossimi mesi.
Il ruolo dei micro e nano influencer
La terza e ultima tendenza è la crescita della centralità all’interno delle strategie UGC dei micro e nano influencer. La loro ‘potenza’ è data dal fatto che possono vantare un alto engagement all’interno della propria community: 7,2% è la percentuale di engagement rate medio (fonte: Influencity). Un secondo aspetto interessante è che i micro e nano influencer sono capaci di creare un legame con la quotidianità di ciascuno, perché percepiti come ‘vicini’ e ‘familiari’: i loro contenuti sono quindi vissuti come autentici e assumono tutte le caratteristiche di un moderno passaparola 2.0. Inoltre, i micro e nano influencer vantano spesso una competenza fortemente di nicchia, che si rispecchia nella qualità della loro community: questo consente ai brand di targettizzare moltissimo l’ambito di competenza.
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