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In soccorso del gambero di fiume arriva il gioco interattivo di Quiqueg per ERSAF Lombardia

Il gambero invisibile

Inquinamento e invasioni di specie non autoctone mettono a repentaglio la sopravvivenza del gambero di fiume (il cui nome scientifico è Austropotamobius pallipes) nei parchi lombardi. ERSAF Lombardia ha collaborato con QUIQUEG per sensibilizzare bambini e genitori sui rischi che corre questo piccolo animale e le accortezze da osservare durante le scampagnate nella natura.

L’agenzia milanese di via Cappuccio ha quindi ideato e realizzato, insieme allo studio web Incode, un gioco web interattivo in cui i giovani utenti sono coinvolti in una serie di missioni per aiutare questo amico a dieci zampe a non essere più invisibile.

Dalla pulizia dell’habitat alla pericolosa peste, dalle insidie delle specie aliene alla scelta di una dolce metà, le missioni – disponibili anche in una versione adatta a utenti ipovedenti – animano il sito gamberodifiume.ersaflombardia.it

Ersaf, missioni

“Abbiamo scelto un gioco interattivo per coinvolgere in maniera leggera gli studenti delle scuole elementari. Ad illustrare la vita e l’ambiente del gambero di fiume è la mano di Filippo Fabulli, art director dell’agenzia, che insieme alla direttrice creativa e copywriter Serena Pulga ha ideato le missioni”, commenta nella nota Massimo Verrone, Executive Creative Director di Quiqueg.

Prima del lancio, il gioco è stato condiviso in anteprima con le insegnanti e gli allievi dell’Istituto Comprensivo di Scuola Elementare e Media Statale di via Palermo, a Milano. Una mattinata diversa anche per l’agenzia, di scambio e soddisfazione.

“Siamo contenti di essere stati coinvolti da ERSAF per questo progetto”, aggiunge Marco Andolfato, Fondatore e Client Director. “Non solo ci ha permesso di coniugare l’interesse per la sostenibilità e la tutela dell’ambiente naturale ad un’attività coinvolgente per i bambini, ma abbiamo anche potuto mettere in campo le abilità dell’agenzia nel campo dell’illustrazione finalizzata al web design”.

Il progetto è stato curato da Ersaf Lombardia e finanziato con i fondi del progetto LIFE 14 IPE/IT/018 GESTIRE 2020. I fondi LIFE sono fondi europei per la tutela della biodiversità e della Rete Natura 2000.