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iliad entra nella fibra a 15,99 euro/mese, senza future rimodulazioni delle tariffe e senza costi nascosti. Router iliadbox incluso. Accordi con Openfiber e Fibercop

Benedetto Levi, Amministratore Delegato di iliad

Da oggi, la fibra diventa 5 volte più veloce, permettendo di raggiungere velocità in download fino a 5 Gbit/s e in upload fino a 700 Mbit/s. Scegliendo di lanciare un servizio 100% in fibra FTTH, iliad dà agli utenti la certezza di avere sempre la migliore tecnologia disponibile al proprio indirizzo e contribuisce ad accelerare la transizione dell’Italia verso una vera connettività a banda ultralarga e la progressiva la scomparsa delle connessioni in rame.

Come sempre, iliad ha scelto di sovvertire tutti gli schemi del mercato. Senza rimodulazione di prezzi vigenti all’atto della sottoscrizione e senza costi nascosti, per sempre. Anche per questo la iliadbox, il router iliad, è stata sviluppata 100% internamente dal team di Ricerca e Sviluppo, sia per la parte hardware che per quella software. Nella creazione della iliadbox, iliad ha scelto di combattere l’obsolescenza programmata che causa inquinamento e inutili spese per gli utenti: per questo la iliadbox è stata progettata e testata per durare almeno 10 anni.

Questo il messaggio contenuto nella conferenza stampa di stamattina a Milano, con l’amministratore delegato di Iliad, Benedetto Levi, e la claque dei dipendenti Iliad addirittura ‘entusiasti’ per tutto ciò che veniva detto (qui la notizia e i dettagli dell’offerta). In verità, Levi si è distinto nell’ovazione generale per i tentativi di moderazione, come quando ha chiosato “magari non in questi primi giorni, quando tutti si precipiteranno a chiamare”, i 22 secondi indicati come tempo di risposta media dal Customer Service.

Comunque, manifestazioni di entusiasmo a parte, alcuni aspetti dell’incontro meritano una sottolineatura. A partire dalla risposta, tranchant nella forma, ma interlocutoria nella sostanza, che l’AD ha dato a chi gli chiedeva lumi sull’accordo con Vodafone, di cui si è tanto vociferato nei giorni scorsi: “Noi stiamo andando avanti per la nostra strada, è stato così fino a oggi sul mobile ed è così anche sul fisso”, senza poi rispondere a una ulteriore richiesta – sommessa, va detto – di chiarimenti: “Non è che questa offerta sparisce in caso di merging?”.

Al di là del punto specifico, però, va detto che l’accordo di Iliad con i due operatori della fibra italiani, Openfiber e Fibercop, è indice della volontà di proseguire in maniera indipendente, di pari passo con l’estensione sul territorio nazionale della rete disponibile.

A proposito di FTTH, si sottolinea che la fibra di Iliad acquistata dagli operatori wholesale è quasi sempre una fibra ‘spenta’, attivata dal terminale Iliadbox: è questo che permette, a oltre sei milioni di abitazioni, di raggiungere le performance promesse, di 5 Gigabit/sec, anche se, a guardare meglio, questo prestazione va suddivisa, sul router fornito gratuitamente, in una porta da 2,5 Gibabit, due porte da 1 Gigabit ciascuna, e WiFi da 700 Megabit. Sono performance al momento inesistenti nelle offerte consumer dei concorrenti, e non sarebbe azzardato supporre, prima o poi, un allineamento anche da parte degli altri operatori, come è già accaduto per i Giga inclusi nei vari pacchetti sul mobile.

A proposito di WiFi, la Iliadbox supporta il cosiddetto WiFi 5, ma nulla vieta eventualmente a un utente di adottare un WiFi 6 se ne avesse bisogno, essendo Iliad totalmente compliant alle norme europee in merito alla interscambiabilità dei terminali.

Per chiudere, una segnalazione va al proseguimento dell’installazione di una rete mobile di proprietà: Iliad, pur riconfermando l’accordo con WindTre, ha raggiunto un numero di circa 8.000 stazioni radio base attivate, operative anche per il 5G a 3,6 GHz, mentre per le frequenze a 700 MHz “occorre ancora aspettare cinque mesi, quando verranno liberate dagli attuali fruitori”, ha concluso Levi, prima di chiudere esprimendo l’augurio che una concorrenza più vivace (sottointendendo come quella propugnata da iliad)  “sosterrà la digitalizzazione ‘vera’ del paese (l’autentica fibra con il Bollino Verde, ndr) di cui il Paese ha necessità, come anche le vicende del Covid hanno confermato”.

Per quanto concerne infine le attività di comunicazione e marketing previste per questo lancio, rimandiamo all’intervista  con  Giorgio Carafa Cohen, Direttore Marketing Italia di iliad.