La misurazione degli ascolti negli USA è nel bel mezzo di uno sconvolgimento, per meglio dire caos. L’enorme numero di piattaforme per la distribuzione di contenuti, unito alle carenze degli attori dedicati alla misurazione, ha reso sempre più complicata l’analisi del reach e dell’efficacia delle campagne.
Al centro della saga c’è comunque Nielsen, che ha monopolizzato la misurazione dell’audience televisiva fino a quando la sua accuratezza non è stata messa in discussione, e i suoi rivali, che si sono contesi il mercato televisivo utilizzando diverse currency senza però arrivare a una risposta univoca. Le aziende del settore dei media e i player della pubblicità televisiva hanno esplorato con cautela un mondo post-Nielsen, integrando faticosamente alternative quali VideoAmp, Comscore e iSpot.tv negli accordi stipulati, ma in assenza di un currency comune.
Inoltre, il settore sta anche cercando di capire ‘come’ misurare le nuove piattaforme, dato che una quantità maggiore di investimenti pubblicitari si sposta su canali social come TikTok e viene speso nell’influencer marketing, utilizzando un numero crescente di creator.