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I MILLE rende noti i risultati della sua ricerca su AI e Automazione nel campo della consulenza creativa. Andrea Corradi: “Se vogliamo far succedere cose interessanti a livello creativo dobbiamo lasciare lo strumento libero di esprimersi a ruota libera, cercando valore nelle sue derive allucinatorie anziché cercare di spegnerle”

I MILLE, ricerca AI e Automazione

In occasione della Milano Digital Week, l’agenzia I MILLE ha aperto le porte per raccontare l’origine, lo svolgimento e le prospettive di un percorso di ricerca su AI e automazione. A questo appuntamento fa seguito la pubblicazione dei risultati della ricerca, redatta per fungere da punto di partenza per definire l’approccio strategico dell’agenzia all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel prossimo futuro.

La ricerca riassume gli orientamenti e le direzioni strategiche individuate dai gruppi di lavoro impegnati per includere alcuni strumenti di automazione e di intelligenza artificiale nelle routine di ricerca, produzione di contenuti e design, in maniera ponderata e sistematica, con la convinzione acquisita nel tempo che, se opportunamente indirizzati, questi strumenti possano offrire nuovi stimoli o prospettiva diverse.

Andrea Corradi, Design Director e responsabile dei gruppi di lavoro su AI e automation riassume i finding nella nota: “I risultati della ricerca ci dicono che l’AI può essere di supporto nelle fasi di produzione e di ispirazione a patto che la si prenda per mano o che la si provochi, e in ogni caso ci si investano tempo e pazienza per costruire un dialogo. Se puntiamo a un risultato funzionale (esecuzione, produzione di output finiti o quasi) dobbiamo dare allo strumento un contesto preciso entro cui operare, ma se vogliamo far succedere cose interessanti a livello creativo è più utile lasciarlo libero di esprimersi a ruota libera, cercando valore nelle sue derive allucinatorie anziché cercare di spegnerle.”

Paolo Pascolo, CEO I Mille, racconta i motivi all’origine di questo percorso: “Abbiamo scelto di investire tempo per acquisire, come professionisti e come agenzia, le conoscenze necessarie per poter iniziare a lavorare con l’intelligenza artificiale in maniera concreta ma soprattutto consapevole. Abbiamo deciso di rendere pubblici i risultati della nostra ricerca con lo spirito aperto che riteniamo debba governare queste tecnologie al fine di instaurare un dialogo e un confronto fra gli stakeholder del settore”.

La ricerca è disponibile a questo link.