Google festeggerà ufficialmente il suo 25° compleanno alla fine di questo mese. Per dare il via ai festeggiamenti, il CEO di Google e Alphabet Sundar Pichai riflette in una lettera pubblicata nel blogspot aziendale sul primo quarto di secolo della Società, tra domande e progressi tecnologici che hanno portato alle più grandi scoperte e alla nascita dei prodotti più utili. Nella lettera il manager condivide anche alcune riflessioni sull’intelligenza artificiale, come opportunità per fare cose importanti su scala ancora più grande.
La lettera è disponibile integralmente qui, ma alcune delle considerazioni sull’AI meritano, a nostro parere, di essere sottolineate. Eccole, ricordando l’impegno dell’azienda in Bard e DeepMind:
“Mentre guardiamo al futuro, ho riflettuto sull’impegno assunto nella lettera del nostro fondatore nel 2004: ‘sviluppare servizi che migliorino la vita del maggior numero possibile di persone – fare cose che contano’. Con l’IA, abbiamo l’opportunità di fare cose importanti su una scala ancora più ampia.
Stiamo appena iniziando a vedere di cosa è capace la prossima ondata di tecnologia e quanto velocemente può migliorare. Un milione di persone sta già utilizzando l’IA generativa in Google Workspace per scrivere e creare. Le previsioni delle inondazioni coprono ora luoghi in cui vivono oltre 460 milioni di persone. Un milione di ricercatori ha utilizzato il database AlphaFold, che comprende 200 milioni di previsioni di strutture proteiche, contribuendo a ridurre l’inquinamento da plastica, ad affrontare la resistenza agli antibiotici, a combattere la malaria e altro ancora. Abbiamo inoltre dimostrato come l’intelligenza artificiale possa aiutare l’industria aerea a ridurre le scie degli aerei, uno strumento importante per combattere il cambiamento climatico.
Ma c’è ancora molto da fare. Con il tempo, l’intelligenza artificiale sarà il più grande cambiamento tecnologico che vedremo nel corso della nostra vita. È più grande del passaggio dall’informatica desktop a quella mobile e potrebbe essere più grande di Internet stesso. Si tratta di un riassetto fondamentale della tecnologia e di un’incredibile accelerazione dell’ingegno umano. Rendere l’intelligenza artificiale più utile per tutti e utilizzarla in modo responsabile è il modo più importante per portare a termine la nostra missione nei prossimi 10 anni e oltre”.