La GenZ è una generazione irriverente. Caratterizzati da un equilibrio tra innovazione digitale e necessità di tangibilità, i giovani sono accomunati da un generalizzato senso di diffidenza nei confronti della società e del futuro ma, al contempo, il loro punto forte è il grande interesse verso tutto ciò che vedono, sentono e leggono. Questo il quadro della nuova ricerca realizzata da Mastercard in collaborazione con Zelo, nata per indagare esigenze e aspettative della GenZ (ovvero i nati tra il 1995 e il 2010) in relazione al tema dell’educazione e degli strumenti finanziari.
Mai senza smartphone
Grande certezza assoluta, quasi scontata, nella quotidianità dei ragazzi appartenenti alla GenZ è proprio la tecnologia: non avendo infatti assistito – al contrario delle vecchie generazioni – alla nascita, al progresso e allo sviluppo della tecnologia in tutte le sue forme, non si percepisce nessun brivido quando i ragazzi ne parlano, si tratta infatti di uno strumento per loro ormai scontato, essendo nati in un mondo iperconnesso e digitalizzato. In linea con questo, il protagonista indiscusso della loro quotidianità è proprio lo smartphone: ormai, per i ragazzi, senza questo oggetto sarebbe impossibile svolgere le attività di ogni giorno, tanto da doversi ritrovare – qualora non lo portassero con sé – nella situazione di “lavare i piatti al ristorante per compensare il valore del pasto consumato!” perchè “…esco solo con il telefono, che tanto ho già tutto”.
Pagamenti, la velocià è il driver principale
Un trend per loro spontaneo, più che consolidato, confermato anche nel rapporto con i pagamenti. Per il 53% di loro, infatti, la velocità è il driver principale nella scelta di un metodo di pagamento, con un orientamento crescente verso soluzioni digitali e piattaforme ‘senza sbatti’ che semplificano il processo di pagamento e riducono lo sforzo necessario. In linea con questo, 1 giovane su 2 dichiara di utilizzare maggiormente la carta di pagamento (fisica o su telefono) per effettuare gli acquisti, seguono i contanti 46,48% e, in coda, le app di pagamento.
Nessuna paura dell’AI
Lo stesso disincanto vale anche per la tanto chiacchierata intelligenza artificiale, da loro ritenuta un aiutante fedele su cui contare per essere più rapidi ed efficienti (45%), ma non in grado di sostituire l’uomo per spirito critico, riflessione e pensiero creativo, prospettiva che convince solo il 18% dei ragazzi. Per loro, dunque, questa tecnologia non spaventa. Sarà sempre in evoluzione esattamente come l’uomo che la dovrà gestire: “un assistente privato che ti fa ‘gli sbatti’: insomma, un sogno!”.
La sicurezza è la priorità
I giovani della GenZ, nati a ‘pane e cookie’, sono iper-consapevoli e critici verso tutto ciò che li circonda: “non ci credo” è infatti la prima reazione di pancia con cui affrontano ogni cosa, convinti che solo mettendo tutto in dubbio avranno meno possibilità di essere fregati. Basti pensare al fatto che il 30% di loro non crede alla scritta ‘pane fresco’ al banco del supermercato, sostenendo che sia proprio l’esplicitazione del concetto a instillare il dubbio di una potenziale bugia. Questo senso di sfiducia nasce da radici più profonde e complesse da sradicare, questi ragazzi sono cresciuti con una narrativa sul futuro disincantata: catastrofi naturali, crisi economiche, guerre, politiche instabili hanno contribuito a diffondere un senso di totale incertezza nel domani. Il risultato: un livello di ansia e preoccupazione sempre crescente, che si traduce in fenomeni come la FOMO (fear of missing out), il continuo confronto con le vite altrui online e uno stato di stress generalizzato, interessando anche temi come la gestione del denaro e l’educazione finanziaria.
La sicurezza si conferma quindi una priorità per il 42% dei giovani intervistati. Richiedono garanzie chiare e rassicurazioni specifiche riguardo la protezione delle transazioni e dei loro dati finanziari, soprattutto in caso di errori o perdite economiche. In netto contrasto, però, è il rapporto che hanno con la privacy dei dati: in quanto nativi digitali, accettano tranquillamente il monitoraggio dei loro dispositivi, trovando utile ricevere offerte mirate che soddisfino le loro esigenze.
Genitori: gli ‘influencer’ preferiti in ambito finanziario
Tutto ciò che ha a che fare con il mondo bancario e della finanza suscita nella GenZ sentimenti di ansia e insicurezza che li porta a fuggire il più lontano possibile ed evitare il confronto. Per loro stessa ammissione, queste sensazioni nascono da disinformazione e mancanza di un’adeguata educazione finanziaria, un tema molto caldo tanto da volerlo integrare ‘al posto del latino’ come materia scolastica.
Il 41% dei giovani che hanno partecipato all’indagine ritiene infatti che la scuola debba includere corsi di educazione finanziaria per fornire strumenti pratici utili nella vita quotidiana. I ragazzi percepiscono il sistema educativo come antiquato e inadatto a prepararli al mondo reale. È per questa mancanza di conoscenza che, tutto ciò che riguarda il mondo finanziario e bancario, passa necessariamente tra le mura domestiche, con il 60% che dichiara di essere influenzato dai genitori – poi dagli amici 21%, e infine dai content creator 20%.
Promozioni ed esperienze condizionano le scelte finanziarie
Le promozioni rappresentano un beneficio concreto che risponde al bisogno di valore immediato della GenZ, tanto da condizionare anche le loro scelte finanziarie. Più dell’80% dei rispondenti, infatti, considererebbe la scelta di una carta specifica in base all’offerta di promozioni e benefit garantiti. Viaggi e passioni – così come eventi e concerti esclusivi – tra i principali driver che orientano le loro preferenze.