Avere molti ‘like’ su Facebook è come essere ricco con i soldi del Monopoli: questa vecchia battuta perde un po’ di attualità guardando agli ultimi cambiamenti, in senso cronologico, che stanno avvenendo sulle pagine del social network blu.
Il tasto ‘Like’ (‘mi piace’) infatti sparisce sulle Pagine (Brand Pages), sostituito da quello ‘Segui’, che in precedenza coesisteva con l’altro. La piattaforma di Mark Zuckerberg mira a una trasformazione anche etica: seguire infatti implica un semplice interessamento e non esprime un giudizio positivo di gusto. Nel senso che un utente potrebbe per esempio voler seguire un esponente di un partito che non voterebbe mai, ma su cui vorrebbe sempre essere informato senza essere legato ufficialmente dal ‘Mi Piace’, che lo renderebbe un ‘fan’ agli occhi degli altri utenti.
Sin dalla nascita delle pagine Facebook, i ‘Mi Piace’ servivano per caricare nella home dell’utente ‘fan‘ i contenuti di quelle stesse pagine. E, ovviamente, più ‘Mi Piace’ aveva una pagina, più era appetibile anche dal punto di vista del marketing.
Facebook ha spiegato che l’eliminazione dei ‘Mi Piace’, e il conseguente focus sui follower, semplifica il modo in cui le persone si connettono con le loro pagine preferite. Diversamente dai like, infatti, i follower sono utenti che desiderano ricevere aggiornamenti dalle pagine: ciò aiuterà le figure pubbliche ad avere una rappresentazione più esatta della loro fan base. Secondo Asad Awan, Responsabile della sezione Public Connections and Monetization di Facebook, il risultato sarà una pagina più chiara nelle sue espressioni e più piacevole per tutti. Le modifiche alle Pagine sono già iniziate e poco per volta si estenderanno a tutto il social network: quindi non si può escludere per un poco di tempo la convivenza di pagine con i tasti ‘Mi piace’ e ‘Segui’ con quelle del nuovo formato, ma a tendere i like scompariranno.
Questo semplificherà la vita dei social media manger, responsabili di Pagine che avevano milioni di like e di follower: numeri che non coincidevano mai ed essendo due dati difformi, non si è mai determinato con certezza quale fosse il più importante. Adesso lo si è stabilito: peccato solo che gli influencer – e soprattutto le influencer – si siano trasferiti nel frattempo su Instagram, mentre i nuovi consumatori della Generazione Z si trovano ormai su TikTok.