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Elon Musk sfida ChatGPT di OpenAI e lancia X.AI Corp, la sua azienda di Artificial Intelligence. Un primo passo verso la ‘everything app’ brandizzata ‘X’?

Elon Musk ha intenzione di sfidare OpenAI nell’intelligenza artificiale con la creazione di una nuova società, X.AI Corp, come ha riportato in un articolo dedicato il Financial Times. Secondo fonti anonime ma affidabili, il CEO di Twitter e Tesla starebbe costruendo un team di esperti di AI, ricercatori e ingegneri: tra le recenti assunzioni figurano due ricercatori di DeepMind, società di proprietà di Alphabet, tra cui lo scienziato Igor Babushckin, che secondo quanto riferito sarebbe a capo della ricerca.

Secondo i documenti aziendali, la società X.AI Corp, quotata in Nevada, è stata costituita il 9 marzo: Musk è indicato nei documenti come amministratore unico, mentre Jared Birchall, ex banchiere di Morgan Stanley e money manager di Musk, ne è il segretario. Questa startup AI farebbe parte di un piano più ampio per la creazione di una cosiddetta ‘everything app’ con il marchio ‘X’. All’inizio di settimana scorsa, Musk aveva annunciato che Twitter Inc era stata fusa nella nuova società ombrello X Corp, la cui sede è stata spostata dal Delaware al Nevada.

Musk, che ha contribuito a fondare OpenAI come non-profit otto anni fa ma l’ha lasciata nel 2018, è ora ampiamente critico nei confronti di OpenAI e del suo software ChatGPT. Di recente il proprietario di Tesla e SpaceX si è lamentato del fatto che ChatGPT è troppo ‘woke’ e l’ha criticato per essere, a suo modo di vedere, una ‘closed source, maximum-profit company effectively controlled by Microsoft’. In un tweet del febbraio corso, aveva accennato a un’alternativa, dicendo: ‘Quello di cui abbiamo bisogno è una TruthGPT’.

Musk è stato anche co-sponsor di una lettera aperta di esperti tecnologici e ricercatori di IA che chiedevano una pausa di almeno sei mesi sullo sviluppo di tecnologie di IA più potenti del GPT-4, l’ultimo modello linguistico di IA di OpenAI. La lettera è stata a sua volta criticata da altri tecnici dell’IA per aver presumibilmente ignorato i danni attuali che l’IA già comporta, come lo sfruttamento dei lavoratori, il furto di dati e i ‘fake media’, oltre alla ulteriore concentrazione di queste tecnologie in poche mani.

Aziende, da Microsoft ad Alphabet, stanno in realrtà spingendo per incorporare l’IA generativa, la tecnologia alla base della chatbot ChatGPT, nei loro servizi offerti al pubblico. Tuttavia, ChatGPT sta subendo dei condizionamenti da parte delle autorità di regolamentazione che chiedono regole ben definite prima della sua adozione di massa. L’Italia ha vietato ChatGPT per questioni di privacy, mentre un organo di vigilanza europeo sulla privacy ha creato una task force come primo passo verso una politica comune per l’IA.

Infine, una nota di colore: come nota il Wall Street Journal, Musk mostra una certa tendenza a conferire il nome ‘X’ alle sue imprese e alla sua prole. Il precursore di PayPal si chiamava X.com e Elon ha chiamato X anche uno dei suoi figli.