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Donne del digital. Daiana Iacono, Client Services Director Awin Global: al mio mercato auguro di riuscire a mantenere elevati standard di qualità e trasparenza e di diventare sempre più una parte essenziale della strategia di marketing di brand e merchant in tutto il mondo

Che domanda non ti farei mai se tu non fossi donna? 

Non mi chiederesti mai come riesco a mediare la vita privata e la gestione dei figli con quella lavorativa. È la tipica domanda al femminile, che nessuno si sognerebbe di fare a un uomo.

Qual è il tuo stile di leadership?

Credo fermamente che un buon leader debba saper mixare i diversi stili di leadership in modo da adattarsi a chi si ha di fronte, alla situazione e all’obiettivo. Se devo scegliere uno stile in particolare, quello in cui mi sento più a mio agio è sicuramente il coach. Preferisco settare gli obiettivi, ma lasciare che il team decida in autonomia come raggiungerli, rimanendo sempre a disposizione in caso di necessità.

Come ti descriverebbe il tuo team?

Il mio team apprezza quelli che anche a mio avviso sono i miei punti di forza: il mio atteggiamento positivo e allegro, un genuino interesse per le persone e la mia disponibilità. Sono solare e aperta, ma allo stesso tempo questo non va a minare la mia autorità, come invece spesso accade. In momenti di cambiamento o difficoltà, come quello che stiamo vivendo, sono il punto di riferimento principale e ‘l’ancora’ che ci tiene tutti legati. (Per rispondere a questa domanda ho chiesto l’aiuto del pubblico, ci tengo a specificarlo.)

Adattarsi o innovare?

Sicuramente innovare: d’altronde lavoro nel mondo Digital che è sinonimo di innovazione continua. Durante il mio percorso di crescita in Awin, ho imparato ad amare il cambiamento e tutte le sfide che questo ti porta. Inoltre dopo 12 anni nella stessa azienda posso dire di non essermi mai annoiata e credo che sia un vantaggio enorme, che mi porta ad amare il mio lavoro come il primo giorno.

Chi è la tua eroina? E il tuo eroe? 

Non vorrei sembrare troppo sentimentale, ma vi dirò la verità: il mio eroe è mio padre, partito dalla Sicilia in cerca di fortuna quando aveva 9 anni, con la classica valigia di cartone, quella dei cliché che siamo soliti vedere nei film. Mi ha insegnato che con l’impegno, la lealtà e la generosità si possono raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati. L’eroina è mia madre, in grado di gestire allo stesso tempo una famiglia e un ruolo da dirigente di scuola. Da lei ho imparato che sul lavoro come in famiglia bisogna dedicarsi animo e corpo, pensando più agli altri e meno a noi stessi.

Lavori in un settore in costante cambiamento, come fai a mantenerti al passo coi tempi?

È fondamentale riconoscere che non si sa mai abbastanza e che ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa da insegnarci e da condividere con noi. Sono una fan dei training, cerco di seguirne il più possibile e di organizzarne anche per i membri del mio team. Il percorso di crescita può essere potenzialmente infinito, non c’è mai un punto di arrivo.

Se non facessi quello che fai, faresti…?

Sarei sicuramente una professoressa, direi di scuola superiore dato che amo le sfide. Mi piace molto condividere la mia esperienza e grazie al fatto che il mondo dell’affiliazione non è ancora molto conosciuto, ho la fortuna di poterlo fare. Mi capita spesso di tenere delle lezioni per Master universitari o scuole di Digital Marketing, durante le quali ho la possibilità di confrontarmi e rapportarmi con giovani talenti alle prime armi o professionisti che scelgono di cambiare percorso e rimettersi in gioco.

La carriera si pianifica o succede?

Sono una persona molto fatalista per cui dovrei rispondere che la carriera succede, ma è anche vero che devi essere in grado di cogliere e sfruttare quello che ti capita. Nel mio caso la fortuna è iniziata subito dopo la laurea, quando mi sono lanciata nel mondo Digital senza sapere bene cosa fosse, o cosa aspettarmi ed è continuata quando, grazie a un amica, sono entrata in quella che una volta si chiamava zanox e ora è Awin.

A quali caratteristiche devi di più il tuo successo?

Di certo non è una soft skill, ma la prima risposta che mi viene è il sorriso. Per usare un termine più professionale dovrei dire l’attitudine positiva che mi porta a non arrendermi davanti alle difficoltà e a cercare sempre la strada per raggiungere l’obiettivo. Anche l’empatia mi ha sempre accompagnato e regalato soddisfazioni. In questo momento storico, non è per nulla facile riuscire a mantenere un buon livello di ottimismo, ma mi rendo conto è più che mai fondamentale. Ogni volta che un membro del team mi ringrazia, o mi fa notare che gli sono stata di supporto, mi ricarico di energie e mi sento appagata per quello che faccio.

Cosa diresti alla te stessa 18enne? 

Le direi di proseguire per la sua strada, senza darle consigli, né suggerimenti troppo specifici. Sono estremamente felice di dove mi trovo oggi, sia dal punto di vista personale, sia dal punto di vista lavorativo e non vorrei cambiare nulla lungo il mio cammino per paura di ritrovarmi in un punto differente da dove sono ora.

Che augurio fai al tuo mercato per il prossimo futuro?

Nonostante la situazione economica sia incerta e traballante (come dicevo, cerco di essere sempre ottimista) l’affiliate marketing ha continuato a crescere e garantire una buona redditività a brand e publisher. Ci ha fatto sentire ‘utili’ anche in un momento complesso come questo e spero che possa continuare così. Mi auguro inoltre che il canale riesca a mantenere elevati standard di qualità e trasparenza e a diventare sempre più una parte essenziale della strategia di marketing di brand e merchant in tutto il mondo.