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Chiara Ferragni debutta nello ‘streaming eCommerce’ con la propria capsule collection di Lancôme. Un beauty show dove si può acquistare in diretta video sulla piattaforma Livescale

In Cina non è una novità, anzi è una modalità di vendita già affermata. Si guardi ad esempio alla partnership tra JD, l’eCommerce principale concorrente di Alibaba, e Kuaishou, la ‘sorella’ del TikTok cinese, Douyin.

La collaborazione fa parte di una tendenza in forte aumento nell’internet cinese, dove app di video brevi e piattaforme di eCommerce si rivolgono sempre più l’una all’altra per sinergie di monetizzazione. L’idea è che le piattaforme video possano sfruttare la fiducia che gli influencer instillano nel loro pubblico per promuovere prodotti che vanno dai cosmetici all’elettronica. Gran parte delle transazioni avviene durante la trasmissione in streaming – un po fuorviante in realtà, in quanto queste app vengono categorizzate come app di ‘video brevi’ con funzionalità video in diretta – che consente l’interazione in tempo reale tra i venditori e gli acquirenti per portare a termine l’acquisto.

Il Covid-19 ha sicuramente fatto progredire lo shopping in live streaming in una fase in cui i consumatori cinesi erano confinati in casa (non in tutta la Cina, comunque) e in ogni caso le cifre dimostrano che questa modalità di vendita è qui per restare, e diffondersi ulteriormente. Tutte le piattaforma eCommerce, dal gigante di Jack Ma in giù, vi fanno ricorso, e i risultati sono tangibili, visto che nel 2019 la revenue relative a questa forma di eCommerce hanno raggiunto i 433,8 miliardi di yuan (65 miliardi dollari USA), e le stime si attendono un raddoppio netto per la fine del 2020.

In Occidente, di contro, questa forma di eCommerce è ancora marginale, e fa quindi sensazione che Chiara Ferragni, con una mossa che la colloca ancora una volta tra le avanguardie del comparto, abbia lanciato un live show con ospiti, presentatori e celebs integrando un eCommerce basato sulla interazione con gli utenti.

La Ferragni ha inaugurato il format live del beauty show in occasione del lancio della sua capsule collection in collaborazione con Lancôme, in un set completamente customizzato con le nuances di blu che caratterizzano i colori degli ombretti della sua palette.

Due le ambientazioni sul set: un salotto, dove si è discusso dell’iniziativa in compagnia della speaker radiofonica Annie Mazzola, e una camera da letto. Ed è in quest’ultimo ambiente che si è svolta la parte maggiormente ‘entertaining’, protagonista la stessa Chiara, la sorella Valentina e l’amica-influencer Veronica Ferraro.

Nel suo genere, un ‘evento’ unico e un esempio di ‘streaming commerce che è stato solo parzialmente coperto dall’allure del ‘social commerce’, sebbene ad alti livelli, visti i protagonisti.

Guardando invece alle cifre si può trarne un primo bilancio, sebbene per forza di cose limitato: i numeri assoluti sono stati modesti – trattandosi di un evento che vedeva al centro Chiara Ferrari (4 o 5 mila spettatori in media, ma va detto che ha non ha avuto praticamente copertura da parte dei media tradizionali) , ma in compenso il tasso di conversione è stato decisamente alto e più che soddisfacente. Sold out di uno dei tre rossetti proposti durante la diretta streming e di fondamentale importanza l’interfaccia della diretta, che consentiva di acquistare i prodotti con un semplice click: in primo piano una vetrina nella quale erano esposti prezzi, nome e foto dei prodotti.

Abbiamo già scritto della mancanza di copertura dei mass media tradizionali, ma un’intensa attività di teasing è stata fatta sia sui profili social del brand di cosmetica sia dalla stessa Chiara Ferragni, che ha sottolineato soprattutto la novità del progetto e l’utilizzo di una nuova piattaforma, Livescale, il cui claim dice tutto quello che c’è da sapere: ‘ A video streaming eCommerce solution can bring an avg. 9.5% sales conversion rate. A fully branded experience that connects directly to your online store’.

Ora resta solo da sapere come proseguirà questa esperienza streaming della Ferragni, e che cosa faranno gli altri brand e influencer per rispondere a tono. Perché di sicuro non si è trattato di una ‘one shot experience, e il ‘cappello’ ce l’ha messo ancora una volta la Ferragni.