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Captify e Xandr Curate siglano una partnership per il targeting intent-based delle campagne video

Captify, azienda globale di Search Intelligence, annuncia una nuova modalità di collaborazione con Xandr Curate, la piattaforma di Xandr che permette di creare una selezione di inventory e renderla disponibile in programmatic. I buyer potranno attivare le audience intent-driven di Captify – aggiornate in real-time e create a partire dall’analisi di miliardi di ricerche fatte su siti di editori e siti di eCommerce di dimensione globale – attraverso dei Private Marketplace (PMP) video selezionati in uno dei maggiori exchange omnichannel a livello mondiale.

Xandr Curate facilita la combinazione delle audience basate sulle ricerche degli utenti di Captify – create attraverso la sua soluzione di Programmatic Search Intelligence – con un ecosistema capace di mantenere elevato il coinvolgimento degli utenti, per introdurre l’utilizzo di un set di dati strategici nelle campagne di brand awareness, di acquisizione clienti e nella cattura di engagement dei video-viewer.

Vincent Pelillo, Presidente di Captify per l’Europa, commenta nella nota: “La partnership con Xandr unisce il meglio delle nostre offerte in un unico prodotto. La disponibilità delle audience di Captify all’interno di Xandr Curate è una rivoluzione per i brand alla ricerca di nuovi clienti sul territorio italiano e impegnati nell’aumentare la loro market share, ma che si trovano a dover trovare un compromesso tra dati e inventory o viceversa. Ora, in una sola PMP dinamica, chi acquista in programmatic potrà attivare istantaneamente audience basate sugli intenti in premium supply per massimizzare allo stesso tempo risultati e scalabilità”.

Gli advertiser sono consapevoli che la profilazione basata su età e dati demografici non è più sufficiente per costituire un’audience pronta ad ascoltare le proprie offerte e, finora, l’impossibilità di comprendere chiaramente le loro intenzioni ha condotto all’elaborazione di strategie che hanno portato a sprecare parte dei propri budget. I PMP di Captify consentono ai brand di avere accesso sia a segmenti standardizzati sia altamente personalizzati e basati sugli interessi e sugli intenti, aggiornando le audience ogni 5 minuti in base ai cambiamenti dei comportamenti dei consumatori. L’aggiornamento dei dati permette di intercettare i primi segnali di interesse, i rapidi cambiamenti nella vita degli utenti, le passioni imprevedibili, gli stimoli momentanei e sporadici, fino all’intenzione d’acquisto immediata, e di utilizzare questi dati all’interno di campagne video, efficienti ed efficaci su ogni KPI, dalla grande scalabilità e dal forte impatto.

Inoltre, i buyer si stanno adeguando al cambiamento di consumo dei media, sempre più orientato all’ecosistema online e ai contenuti in streaming. Allo stesso modo, dal momento in cui le inventory video si stanno spostando dai canali di acquisto diretto a quelli in programmatic, i buyer si muovono dagli acquisti in open exchange a quelli in PMP e ai deal, con l’obiettivo di individuare modalità di acquisto più sicure e un migliore accesso alle inventory premium.

“Gli editori, i retailer e i data provider hanno spesso a disposizione data asset di valore che non riescono a monetizzare efficacemente a causa della mancanza di piattaforme in grado di permettere il controllo, e allo stesso tempo la possibilità di renderli disponibili in programmatic. Xandr Curate risolve questo problema semplificando le modalità di monetizzazione dei dati proprietari attraverso tutte le DSP. Siamo onorati dal fatto che Captify utilizzi la nostra piattaforma per estendere con successo i suoi asset esclusivi e creare nuovi canali di monetizzazione attraverso l’innovazione”, commenta Alfonso Mariniello, Market Director Italy, Xandr.

Con l’imminente scomparsa dei cookie di terza parte, l’accesso ad audience addressable sta diventando un fattore critico per l’acquisto del media. La Search Intelligence di Captify, che non utilizza third-party cookie, mette a disposizione dell’ecosistema programmatic informazioni sugli intenti real-time dei consumatori e continuerà ad alimentare strategie di targeting basate sull’intento anche nel mondo post-cookie.