Apple ha presentato, dopo una lunga attesa stimolata dagli annunci fatti filtrare, l’Apple Vision Pro, il suo primo visore per la realtà mista, nel corso di un evento organizzato a Cupertino in California, dove l’azienda ha la propria sede principale. Il visore è adatto sia per la realtà virtuale sia per quella aumentata, sovrapponendo gli elementi digitali agli ambienti reali e simulando interazioni tra i due, in modo credibile per chi indossa il dispositivo. Almeno questo è quello che ha dichiarato la Casa.
Esteriormente, l’Apple Vision Pro ricorda una maschera da sci, o una versione più evoluta dei visori già in circolazione da tempo, come quelli di Meta o di Samsung.
La parte frontale del dispositivo è di vetro non trasparente e contiene uno schermo rivolto verso l’esterno, che riproduce lo sguardo di chi lo sta indossando: secondo Apple questo renderebbe più naturali le interazioni con le persone intorno a chi lo indossa. La parte interna è invece formata da due schermi con risoluzione a 4K, uno per ogni occhio, e una CPU per far operare il dispositivo. Completano il visore una banda elastica da tenere intorno alla testa, mentre tra i diversi componenti personalizzabili sono presenti lenti apposite per chi indossa occhiali da vista. Una batteria esterna e un cavo consentirebbero un’autonomia di un paio d’ore, secondo quanto dichiarato alla presentazione.
Grazie a un set di 12 fotocamere, il visore riprende ciò che si ha intorno e lo proietta sui due schermi interni, aggiugendo in tempo reale gli elementi virtuali, come le icone delle varie applicazioni che possono essere utilizzate. La grafica delle app è simile a quelle di iOS, con la notevole differenza che ogni applicazione può essere aperta e collocata in un punto qualsiasi dell’ambiente circostante, dove si fissa per mostrare le scheramte, anche se nessuno la sta guardando.
Apple Vision Pro tiene traccia del movimento degli occhi e di dove vengono puntati, e può essere usato, in realtà aumentata o mista, per navigare online, vedere fotografie, accedere alle proprie app ed effettuare videochiamate, Nella modalità realtà virtuale, invece, si può escludere buona parte della visione di ciò che si ha intorno e fare esperienze più ‘immersive’ come guardare un film o giocare a game.
Per Apple il suo nuovo visore è un dispositivo da utilizzare soprattutto negli ambienti al chiuso, a cominciare da quello domestico, e in prospettiva in alcuni contesti professionali. Scontando l’autonomia per il momento ancora limitata e i dubbi sul fatto che un visore possa davvero essere utile per la produttività. La disponibilità è stata rinviata al prossimo anno, ma è già stato annunciato il prezzo del Vision Pro, 3.499 dollari negli USA. Un costo di un fattore circa dieci superiore a quello degli altri visori già esistenti. Ma Apple può far conto per il lancio sul nutrito numero di appassionati che comprano qualsiasi cosa abbia sopra la Mela morsicata.
E poi chissa? Potrebbe essere la volta buona che la MR diventi realmente di uso quotidiano…