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Andrea Campana, Beintoo: “Un ecosistema data-driven è fondamentale per comprendere i nuovi customer journey, caratterizzati da una molteplicità di touchpoint”

Andrea Campana, CEO Beintoo

“Il lockdown ha portato i consumatori a ripensare le modalità di acquisto e, di conseguenza, ha imposto alle aziende di reinventarsi per far fronte a nuove esigenze. Secondo alcune ricerche agli inizi di Aprile solo 17% di un campione intervistato, rappresentativo della popolazione italiana, compiva acquisti sia online che offline, a fine Maggio questa percentuale è salita invece fino al 43%”, spiega Andrea Campana, CEO di BEINTOO. “Questo incremento, in condizioni di ‘normalità’, sarebbe avvenuto nel corso di alcuni anni, quindi, non tutte le aziende hanno gli strumenti necessari per accogliere un cambiamento così repentino. In questa fase è fondamentale affidarsi a partner che sappiano generare innovazione e abbiano strumenti tecnologici, dati e insights in grado di ottimizzare la convergenza in ottica omnicanale. Molte delle ultime acquisizioni e nuove partnership realizzate dai grandi player del settore, infatti, vanno proprio in questa direzione.

Il customer journey incentrato sui dati: come questo elemento potrà cambiare lo scenario? Il data-driven sarà il nuovo paradigma?

La creazione di un ecosistema data-driven sarà fondamentale per comprendere la nuova customer journey, sempre più caratterizzata da molteplici touchpoints. Questo elemento diventerà un perno basilare delle strategie di marketing.
Un brand che sviluppa il suo business attraverso punti vendita fisici ed eCommerce può, ad esempio, utilizzare i dati di location per monitorare le visite, la concorrenza, o creare cluster di retargeting basati sull’OOH, o ancora, arricchire il proprio CRM con dati geo-comportamentali, di browsing e di acquisto per ottenere preziosi insights e/o erogare campagne pubblicitarie iper-targettizzate drive to store o drive to e-commerce. Le possibilità di utilizzo e arricchimento dei dati sono davvero molteplici e customizzabili in base alle specifiche esigenze.

La proprietà dei dati e il loro utilizzo efficiente: una sfida per la comunicazione (adv e social) e per i fatturati delle aziende? Come si potranno muovere, strette come sono tra GDPR, CCPA e le nuove regole in arrivo sulla ePrivacy?

La raccolta e l’utilizzo dei dati sono sicuramente una sfida per le aziende, in quanto, hanno bisogno di sviluppare una consapevolezza che fino a poco tempo fa era appannaggio dei tecnici, e che invece adesso è un’esigenza trasversale per il business. Le regolamentazioni in vigore, e molto probabilmente anche quelle in arrivo in materia di ePrivacy, hanno sempre spaventato gli addetti ai lavori ma in realtà ci consentono di agire correttamente stabilendo un linguaggio comune.
Oggi gli utenti hanno sviluppato delle conoscenze e hanno imparato a scegliere quali consensi dare in base alle loro esigenze e alla trasparenza delle aziende in fase in opt-in.

Anonimizzazione e personas: una soluzione possibile?

La creazione di personas con dati anonimi è una realtà scalabile se si utilizzano dati di qualità provenienti da più touchpoints. Il targeting basato sugli interessi, i comportamenti e le abitudini di consumo rilevati dai dati di location degli smartphone, tramite device ID anonimo, è il perfetto esempio di come poter ottenere preziosi insights utili a ricostruire un profilo nel pieno rispetto delle regolamentazioni sulla privacy.

Quale impatto avrà il 5G e quali sono le probabili conseguenze della sua implementazione in termini creativi?

La banda offerta dal 5G permetterà importanti sviluppi sia sotto l’aspetto creativo che tecnologico. Si potranno impiegare formati ora disponibili tecnologicamente ma non erogabili a causa dei limiti della banda attuale. Potremo, ad esempio, includere nelle creatività oggetti 3D e migliorare notevolmente la qualità visiva dell’advertising riuscendo, quindi, a essere maggiormente persuasivi e memorabili.