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Anamorfismo, tridimensionalità, esperienze immersive: la nuova frontiera del Digital Out Of Home

La pubblicità esterna è in genere affascinante, in quanto ha la capacità di interrompere in maniera delicata e improvvisa la vita quotidiana delle persone e, attivandole, farle pensare a un brand in modo diverso.

I billboard sono formati pubblicitari di dimensioni medio-grandi che fanno proprio questo, ma i billboard 3D – quelli tridimensionali grazie a fenomeni di illusione ottica – hanno il potere di trascendere di molte volte l’effetto di quelli statici e, spesso, anche delle affissioni digitali. Grazie alla loro grafica di grande impatto e alle tecniche stile pop-up, i cartelloni pubblicitari 3D stanno guadagnando uno spazio crescente nel mondo della pubblicità esterna. Anche media quali pensiline per autobus, wrap up per veicoli e ‘wallscape’ utilizzano elementi 3D per migliorare la loro pubblicità e creare esperienze più memorabili. Senza dimenticare che un billboard 3D è entrato a pieno titolo nel Guinness dei primati.

I cartelloni pubblicitari 3D, in effetti, aggiungono qualcosa alla texture complessiva, poiché perché sembra di poter quasi allungare la mano e toccare la grafica che sta emergendo dal billboard. In questo modo, il billboard 3D è ancora più ‘esperienziale’ perché all’osservatore sembra di entrare a far parte dell’experience totale osservata. Le illusioni ottiche, in realtà, sono presentate in cartelloni pubblicitari tridimensionali utilizzando stili artistici specifici che ingannano la percezione della profondità degli oggetti rappresentati. L’annuncio stesso è bidimensionale, ma a tutti gli effetti rientra nella categoria della tridimensionalità: questi annunci 3D sono anche più convenienti sotto il profilo economico perché non utilizzano pezzi aggiuntivi da attaccare alla struttura propria del cartellone ‘tridimensionale’.

I billboard 3D, inoltre, stanno diventando sempre più popolari: negli USA è stato calcolato che hanno un aumento del 107% delle vendite rispetto a un aumento del 54% per i cartelloni pubblicitari statici, e ciò è in parte dovuto all’influenza appunto della tridimensionalità. I billboard mobili 3D sono ottimi per lanciare un nuovo prodotto, in quanto mostrano ai consumatori come appaia nella vita reale prima che lo vedano sugli scaffali del retail. I cartelloni pubblicitari 3D, poi, consentono agli inserzionisti di essere maggiormente creativi nell’immaginare il nuovo prodotto in diverse forme o situazioni, il che crea contemporaneamente un’esperienza più vivace per il brand e una comunicazione più efficace per il nuovo ‘nato’.

I cartelloni pubblicitari 3D iperrealistici hanno colpito i passanti in Cina, Corea del Sud, Stati Uniti, Giappone e nel Regno Unito. Le campagne infrangono i confini tra tecnologia e realtà, e mostrano che la creatività nell’advertising è davvero illimitata. La creazione di cartelloni pubblicitari anamorfici 3D che utilizzano personaggi, ambienti e IP solitamente limitati alla visualizzazione su schermi TV o cinematografici è un’enorme opportunità di costruzione del mondo, senza distinguere tra virtuale e reale, soprattutto quando gli studios e i creativi collaborano per dar loro vita. Questo ci permette di avere personaggi che rompono il ‘quarto muro’, interagiscono con gli ambienti IRL (In Real Life) e mescolano i confini tra contenuto, pubblicità OOH ed esperienziale come mai prima d’ora.

Nike
Pochi giorni fa il colosso dell’abbigliamento sportivo Nike è entrato in scena, pubblicando una breve campagna, dal 21 al 27 marzo, sull’intera installazione di Cross Shinjuku, a Tokyo, per celebrare l’AirMax Day il 26 marzo. Shun Hosoi, dirigente di Nike Japan, ha pubblicato un video dell’annuncio su LinkedIn: “Sono entusiasta di annunciare che abbiamo lanciato la prima campagna 3D OOH in assoluto per celebrare l’AirMax Day il 26 marzo”, ha scritto. “Rileveremo l’intero impianto di Cross Shinjuku dal 21 al 27 marzo”.
La campagna utilizza la scatola da scarpe Nike arancione, che si apre per rivelare numerosi modelli di AirMax, e mostra con concreto e strabiliante realismo un susseguirsi di modelli e personalizzazioni.

Balenciaga e Fortnite

Il settembre scorso, la casa di moda spagnola Balenciaga e il game Fortnite hanno collaborato per coinvolgere i cittadini di Londra, New York, Tokyo e Seoul in una spettacolare esperienza di tridimensionalità immersiva nel mondo reale. L’esecuzione OOH ha mostrato un Doggo, un protagonista di Fortnite: Battle Royale, con indosso abbigliamento Balenciaga, che incombeva sui marciapiedi, portando la partnership nel mondo fisico in un modo molto divertente anche se potenzialmente un po’ stridente. La scena del cartellone pubblicitario è stata assemblata in Unreal Engine e il team ha sfruttato il ray-tracing in real time e l’illuminazione fisica per far apparire Doggo come se fosse veramente in ogni luogo, anche al di fuori del billboard.

Amazon Prime

Amplify ha creato un billboard anamorfico per Amazon, allo scopo di promuovere la serie fantasy di Prime VideoThe Wheel of Time’. Il protagonista dello spettacolo, Rosamund Pike, è al centro dell’illusione 3D live-action che ha debuttato lunedì 15 novembre a Piccadilly Circus. Ulteriori lanci sono poi stati effettuati in mercati chiave tra cui Times Square di New York e Cross Shinjuku Vision di Tokyo. Ogni sito ha un’illusione adattata su misura per fondersi con lo spazio circostante. Amplify, che conta Sony, Google e Airbnb come suoi clienti, ha utilizzato una combinazione di green display, CGI e VFX, collaborando con i team VFX presso Amazon Studios e MPC.

Netflix

A maggio, Netflix ha utilizzato l’impianto di Piccadilly Lights con la campagna OOH 3D per il lancio del film di Zack SnyderArmy of the Dead’. L’attivazione alta 20 metri presentava una tigre ‘zombie’, con effetti visivi realistici, chiamata Valentine, creata da Marcus Taormina, che vagava per una Las Vegas post-apocalittica. All’epoca era stato rilevato che il team degli effetti visivi aveva visitato davvero il Big Cat Rescue di Carole Baskin per utilizzare le tigri vere come ispirazione e modelli per ricreare in 3D per i movimenti ‘veri’ di Valentine.