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Alkemy stima aumenti di produttività fino al 50 per cento grazie agli investimenti continui sul fronte AI. Duccio Vitali: “L’intelligenza artificiale ci aiuterà a dare il giusto valore al talento”

Duccio Vitali, AD Alkemy
Duccio Vitali, Ad Alkemy

ALKEMY stima di raggiungere picchi di produttività fino al +50% grazie agli investimenti continui e alla formazione delle proprie risorse sui temi dell’intelligenza artificiale generativa attraverso il suo AI Evolution Hub, dipartimento nato nel 2022 con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di soluzioni all’avanguardia basate sull’AI.

Con un impegno del 2% del fatturato destinato alla ricerca e sviluppo, Alkemy ha identificato e testato quattro stream che prevedono l’utilizzo della Gen AI per efficientare il lavoro delle proprie persone e, in ultimo, aumentare la produttività. Da inizio anno è in corso la fase di adoption e, dai pilot in corso, si è stimato un aumento della produttività a regime con incrementi significativi, seppur differenziati per aree applicative, fino al 50%; ipotesi che verrà validata nel corso del full deployment previsto a partire da H2.

Il successo di un’adozione diffusa della Gen AI è legato all’ottimizzazione dei tempi necessari per l’esecuzione di attività specifiche. Ad esempio nell’area Consulting, l’utilizzo dell’AI per agevolare attività di ricerca complessa e benchmark, proietta un’efficienza tra il 25% e il 35%. Analogamente, l’adozione della Gen AI per il controllo del coding e la stesura della relativa documentazione nell’area Tech permette, a seconda della piattaforma di sviluppo, anche di arrivare a raddoppiare la produttività. Infine, l’area creativa potrà beneficiare della Gen AI per la generazione e manipolazione di contenuti visivi e testuali in fase di brainstorming favorendo così la fase creativa e di ideazione, con una soglia minima di beneficio atteso del 25%.

Inoltre tutti i dipendenti potranno avvalersi del supporto di un’entità artificiale proprietaria basata su Open AI per interrogare la knowledge base interna, agevolando l’accesso al patrimonio informativo aziendale e ottimizzando la raccolta di materiale utile ad esempio ai fini di creazione di materiali di offerta.

L’utilizzo dell’AI da quest’anno sarà dunque pervasivo in Alkemy che, distintasi da sempre per la propria spinta innovativa, si augura che questa attitudine sia adottata sistematicamente da un numero sempre più crescente di aziende. La trasformazione digitale richiede coraggio e investimenti, e sarà alla base della competitività e della sopravvivenza delle imprese di domani.

“Solo le aziende che avranno la capacità di mettersi sempre in discussione e cogliere le opportunità resteranno competitive, ripetiamo da sempre ai nostri clienti. Noi per primi evolviamo con loro scontrandoci in prima persona con le difficoltà tipiche dei processi di trasformazione profondi quali ad esempio le barriere culturali o di change management a seguito dell’adozione di tecnologie di frontiera. Vivere il cambiamento è essenziale per presentarci come partner credibili e autentici a chi trova il coraggio di fare lo stesso”, commenta nella nota Alberto Saccardi, Managing Director responsabile dell’AI Evolution Hub di Alkemy.

Duccio Vitali, Amministratore Delegato di Alkemy conclude: “Nulla si crea e nulla si distrugge diceva Lavoisier, l’intelligenza artificiale non cancellerà posti di lavoro, così come non lo ha fatto il digitale. Anzi, sono convinto ci aiuterà a dare il giusto valore al talento, sostituendo attività manuali e ripetitive e concedendoci il giusto tempo da dedicare ad attività più a valore aggiunto come ad esempio all’aspetto creativo anziché realizzativo. Abbiamo stimato ad esempio che un art che utilizza 1h al giorno il supporto dell’intelligenza artificiale possa arrivare a risparmiare quasi il 30% del proprio tempo, potendosi quindi dedicare ad attività di pura creatività e a più progetti”.