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Agricoltura 4.0: Abaco Group lancia ‘Soil Health’, piattaforma digitale per migliorare la salute del suolo

Soil Health, Abaco Group

Migliorare la salute del suolo, offrendo consigli personalizzati agli agricoltori, e misurare il successo di specifiche pratiche di gestione dei terreni, grazie alla raccolta digitalizzata di dati e al benchmarking. È nata con questa mission ‘Soil health’, la nuova soluzione di Abaco Group, azienda agri-tech, lanciata in Italia per supportare il settore primario e renderlo sempre più sostenibile. Il progetto, partito dal Regno Unito, vede già coinvolte alcune delle più grandi catene di supermercati e produttori come ASDA, Tesco e McCain, che stanno lavorando all’implementazione della piattaforma nella loro supply chain.

La piattaforma fornisce un database per registrare e analizzare i risultati dei campioni di suolo, offrendo anche consigli agli agricoltori su come migliorare la qualità dei loro terreni. L’aumento dei costi e il degrado del suolo stanno infatti causando diversi danni al settore agricolo. In questo contesto la tecnologia è uno strumento imprescindibile per migliorare la qualità del suolo, la produttività e, di conseguenza, la sostenibilità della produzione alimentare a lungo termine.

Come funziona

La soluzione che nasce per salvaguardare la salute del suolo recepisce ed elabora i risultati di un’analisi fisico-chimica, unitamente ad analisi relative a parametri biologici e rilievi di campo personalizzabili secondo le specifiche esigenze della filiera.

Il campionamento di campo è guidato da un protocollo definito nell’ambito del progetto Soil Zone dell’Agenzia Spaziale Europea – ESA, che mira a ottimizzare il numero e i siti di rilievo sulla base della variabilità degli appezzamenti.

La piattaforma permette la storicizzazione dei dati e un monitoraggio degli stessi negli anni, consentendo di valutare l’efficacia delle pratiche agricole messe in atto per mitigare una situazione critica o per valorizzare pratiche virtuose.

Gli obiettivi

“Solo per soddisfare la domanda di cibo, la produzione agricola deve aumentare entro il 2050 del 60% a livello globale e quasi del 100% nei paesi in via di sviluppo; uno sforzo produttivo che necessità una trasformazione del settore primario”, commenta nella nota Antonio Samaritani, CEO di Abaco Group. “Dopo il percorso avviato nel Regno Unito, abbiamo deciso di lanciare la soluzione anche in Italia investendo nella capacità di aumentare la resa agricola e la qualità degli alimenti in maniera sempre più sostenibile. Oggi, grazie alla tecnologia, possiamo accompagnare i produttori nell’attuazione di nuove pratiche agricole, sapendo che una gestione sostenibile del suolo – come spiega la FAO – può permettere di produrre fino al 58% di cibo in più”.