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Tessuto anti Covid sviluppato da Technow: il grafene nel filato abbatte la carica virale del 99%

Con il grafene i tessuti ora possono essere anti Covid. Technow, azienda svizzera con cuore italiano specializzata nello sviluppo di soluzioni innovative in campo tessile, ha ottenuto la certificazione antivirale con particolare focus sul Covid-19 (SARS – CoV2). Il tessuto, sviluppato grazie all’estrusione del grafene applicato direttamente nella fase di produzione del filo, dimostra l’azione antivirale di questo materiale: elimina il virus depositato sul tessuto e garantisce protezione, riducendone fortemente le possibilità di trasmissione.

Il test, attuato nel rispetto della normativa di certificazione ISO 18184:2019, ha previsto l’inoculazione del virus, in questo caso il Covid-19, e il controllo della sua sopravvivenza a due ore di distanza. “Il risultato è stato sorprendente – sottolinea nella nota il fondatore di Technow Francesco Lazzati -: il tessuto ha superato il test registrando una riduzione della carica virale del 98,83. E’ possibile pertanto affermare che il grafene applicato nella percentuale minima del 2% conferisce al tessuto proprietà antivirali intrinseche”.

Questo risultato apre di fatto una nuova frontiera nell’utilizzo dei tessuti per il contenimento dei contagi. Prosegue Lazzati: “Una prima ipotesi di utilizzo è quella delle mascherine: il tessuto potrebbe essere il guscio all’interno del quale inserire dei filtri; sarebbe poi sufficiente sostituire questi ultimi per avere sempre un dispositivo di protezione di elevata efficacia. Ma è ipotizzabile anche utilizzarlo per farne delle sciarpe o i baveri delle giacche. E, visto che è il filato ad avere la base grafenica antivirale, sarebbe possibile ottenere anche dei tessuti per arredo o, banalmente, delle coperture per i sedili dei veicoli”.