Il Ministero della Salute ha disposto “il divieto di immissione in commercio del dispositivo medico U-Mask Model 2” e “l’adozione della misura del ritiro del medesimo prodotto” dal mercato. Decisione presa dopo che i carabinieri del Nas di Trento hanno segnalato al Ministero che le mascherine U-Mask risultavano come dispositivi medici in base a certificazione di un laboratorio “privo di autorizzazione”, sottoscritta da un soggetto senza laurea.
Il Ministero, prosegue l’ansa, evidenzia i “potenziali rilevanti rischi per la salute” derivanti “dall’assenza di un regolare processo valutativo”. A Milano si indaga per frode nell’esercizio del commercio. Data “l’emergenza sanitaria in corso ed il conseguente acuirsi dei rischi” il provvedimento ha “carattere d’urgenza”. Entro cinque giorni l’azienda dovrà provvedere anche al ritiro dal mercato dei prodotti a sue spese. E l’ottemperanza alle disposizioni sarà verificata dai carabinieri del Nas. Il prodotto viene “cancellato dalla Banca Dati dei dispositivi medici” e l’azienda potrà presentare ricorso allo stesso Ministero o al Tar.
Ma l’azienda ha prontamente replicato: “Siamo esterrefatti dal provvedimento cautelare annunciato dal Ministero della salute riguardo U-Mask. Contestiamo radicalmente il provvedimento e ci difenderemo nelle sedi opportune”.