Gaming

Revolut entra nel mondo del gaming: sarà partner ufficiale del torneo Esport BLAST

Revolut, società di tecnologia finanziaria con sede nel Regno Unito che offre servizi bancari, sarà partner di presentazione della finale del torneo BLAST Premier Spring di Londra, la lega di Esport professionale del videogioco Counter-Strike 2, lanciata nel 2020.

Per Revolut questa collaborazione rappresenta il primo vero investimento nel mondo degli Esport, attuato per cercare di espandere il proprio nome anche attraverso un altro settore.

Revolut supporta spese e prelievi bancomat in 120 valute e, grazie agli oltre 40 milioni di clienti in tutto il mondo in 38 diversi paesi, sta cercando sempre di più di rivoluzionare il modo in cui le persone spendono, inviano e risparmiano il proprio denaro.

Questa collaborazione vedrà Revolut come partner finanziario e dei pagamenti ufficiale della finale BLAST Premier Spring, che si svolgerà alla OVO Arena Wembley di Londra dal 12 al 16 giugno.

Negli ultimi anni Revolut si sta distinguendo per le numerose collaborazioni offerte, soprattutto per quanto riguarda le advertising su YouTube e Twitch, grazie ai numerosi creator che scelgono di usare e promuovere la società con sede a Londra. La grande caratteristica di Revolut è sempre stata quella di essere una carta di credito concepita per chi viaggia molto ed effettua acquisti internazionali: la sua vera forza è quella di offrire prelievi gratis all’estero e pagamenti in valuta estera al tasso di cambio reale.

Deborah Wajsbrot, Head of Growth – Strategic Partnerships & Sponsorships di Revolut, ha dichiarato: “Siamo lieti di poter svelare la partnership di marketing di Revolut con BLAST, la nostra prima nel campo degli eSport. BLAST è un torneo di Esport di livello mondiale e un evento iconico per la comunità dei giocatori. Proprio come Revolut, l’industria dei giochi è in prima linea nell’innovazione in tutto il mondo. Questa partnership è l’inizio dei nostri sforzi per offrire esperienze uniche e indimenticabili ai clienti Revolut e agli appassionati di giochi, non solo a Wembley, ma in tutto il mondo”.