Gaming

Più che un gioco: la trasformazione di Fortnite in una piattaforma per brand

Di Marco Carone

Fortnite torna a far parlare di se, delineandosi sempre più come una piattaforma di intrattenimento alla quale il mondo dell’entertainment più ‘tradizionale’ guarda con interesse.

L’intrattenimento, per definizione, unisce elementi vivi che si evolvono costantemente influenzandosi a vicenda: arte, creatività, cultura, sviluppo tecnologico, esigenze del pubblico, contesto storico e sociale. Con il passare del tempo nascono nuove forme di intrattenimento che si contaminano e coesistono: teatro, cinema, animazione, televisione… oltre a quella che è ormai considerata la ‘decima arte’, il videogame.

Il videogiocoatore, a differenza di quanto accade nelle altre tipologie di intrattenimento, assume un ruolo attivo e può sentirsi protagonista della storia.

Un altro passo avanti: il videogame si evolve, diviene sempre più immersivo, attraverso la rete mette in connessione giocatori da tutto il mondo. L’intrattenimento muta ancora una volta, nascono universi virtuali nei quali immergersi e personalizzare i propri avatar, gli alter ego virtuali dei giocatori. Ora, gli utenti hanno la possibilità di personalizzare sempre più la propria esperienza.

Si comincia a parlare di ‘metaversi’ e tra questi spicca Fortnite, il cui successo viene consacrato nel 2020, proprio dalla versione virtuale di un evento di intrattenimento: il concerto del rapper Travis Scott sulla celebre piattaforma di Epic Games.

Tuttavia, con l’esplosione dell’intelligenza artificiale, gli sviluppi legati al metaverso sono finiti nell’ombra e in molti avevano ipotizzato che fosse giunto il momento di chiudere la parentesi legata a un periodo in cui, costretti a non uscir di casa, gli utenti cercavano nuove forme di intrattenimento.

Negli ultimi giorni, però, Fortnite è tornato al centro del dibattito: questa volta non si parla di musica ma di un legame con il cinema e il mondo dell’animazione.

Disney, infatti, ha investito 1,5 miliardi di dollari in azioni della Epic Games, la società titolare di Fortnite. Le due compagnie intendono creare un nuovo mondo virtuale in cui sarà possibile incontrare i personaggi Disney e quelli legati a Marvel, Pixar, Star Wars e Avatar.

È la conferma che Fortnite si impone sempre più come piattaforma nel settore entertainment.

Il progetto rappresenta una grossa opportunità di sfruttamento dei marchi coinvolti e di vendita di ‘skin’ tematiche: i costumi che i giocatori possono acquistare e far indossare ai propri avatar all’interno dell’universo virtuale. La vendita di oggetti virtuali e gli accordi per la concessione in licenza dei marchi rappresentano proprio il cuore del business di Fortnite e avranno certamente un ruolo centrale nella partnership tra Disney ed Epic Games.

L’investimento da parte dei brand nell’universo di Fortnite non è certo una novità, così come non è una novità l’interesse da parte dei brand per il mondo dell’intrattenimento: si pensi al product placement nel cinema o al new business e alle attività come testimonial degli artisti del settore musicale.

Parlando di settori creativi e brand non possiamo non menzionare il mondo della moda.

Balenciaga nel 2021 ha collaborato con Epic Games per una linea di skin e accessori a tema, sviluppando il concept sia nel mondo digitale che nel mondo fisico: la collezione Fortnite X Balenciaga è stata distribuita nei negozi fisici di Balenciaga selezionati in tutto il mondo e sul sito della stessa casa di moda.

Adam Sussman, presidente di Epic Games, ha saputo spiegare in poche parole cosa spinge gli utenti all’acquisto di skin e accessori: i giocatori, anche nel mondo di Fortnite, hanno la necessità di mostrarsi come vogliono.

L’affermazione di Sussman non deve sorprendere, dato che personalizzare il proprio ‘alter ego’ virtuale era una possibiltà già apprezzata nei giochi più tradizionali, anche nelle loro versioni offline: chi non ha mai fatto un po’ di shopping nei negozi di abbigliamento con Carl ‘CJ’ Johnson all’interno del titolo ‘GTA San Andreas’?

Un altro esempio, questa volta nel mondo della tecnologia, è offerto dalla collaborazione tra Epic Games e Samsung: le due società hanno dato vita alla Coppa Galaxy, un torneo su Fortnite che porta il nome del celebre dispositivo della multinazionale sudcoreana. L’evento ha permesso ai possessori di determinati modelli di smartphone Samsung di ottenere skin esclusive e contenuti in-game.

Altrettanto rilevante è la collaborazione tra Epic Games e Marvel che ha portato al successo la serie di fumetti, appositamente realizzata, Guerra Zero il cui acquisto, nella versione cartacea, permetteva di ottenere skin e accessori all’interno del videogioco.

Gli esempi riportati mostrano collaborazioni che fondono il mondo virtuale al mondo fisico e danno una visione del gaming reale e tangibile, facendone emergere il valore come forma di intrattenimento a cui sia i grandi marchi che il pubblico rivolgono il proprio interesse, esattamente come è accaduto in passato per il cinema, per la musica, per lo spettacolo dal vivo.

Tornando alla partnership tra Epic Games e Disney, segnaliamo ai più curiosi che possono trovare sul canale Youtube di Fortnite un video di presentazione che promette un mondo magico e fantasioso, costituito da diverse isole collegate tra loro e sospese in un universo al cui centro svetta un castello. Sulle isole possiamo notare i loghi di Disney, Marvel e Lucasfilm come gigantesche insegne luminose, in un mondo interattivo in cui gli spettatori possono immergersi e diventare parte della storia.

Si aprono così nuove prospettive, delle quali è difficile prevedere il seguito. Gli investimenti di Disney e degli altri brand dimostrano però con evidenza l’interesse a rispondere al bisogno di interattività mostrato dal pubblico. Vedremo se altri giganti dell’industria muoveranno i propri passi nella stessa direzione. Intanto possiamo sicuramente affermare che il metaverso, e in particolare Fortnite, non è finito e che è ormai parte di un settore in costante evoluzione: il settore dell’intrattenimento.