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Nintendo frena gli Esports: regole restrittive per l’utilizzo dei suoi giochi nei tornei

Nintendo pone un freno allo sviluppo della sua scena Esports. L’entrata in vigore delle nuove regole sulla concessione delle licenze d’utilizzo del popolare videogioco Super Smash Bros ha scatenato un accesso dibattito tra gli appassionati.

A differenza del passato, Nintendo ha stravolto il sistema di concessioni, ponendo condizioni restrittive per l’utilizzo del suo gioco nell’organizzazione di tornei Esports. Prima dell’entrata in vigore del nuovo regolamento, gli organizzatori di competizioni su scala locale dovevano seguire indicazioni che già apparivano limitanti. Ora Nintendo ha alzato il tiro, rendendo complicata la sua scena Esports, come scrivono molti fan sui social.

L’azienda giapponese, infatti, ha stabilito che i tornei locali di Super Smash Bros non potranno ospitare più di 200 persone, con un limite di 20 dollari per la partecipazione e un montepremi massimo di 5.000 dollari, che diventa 10.000 nell’arco di un anno.  Per il Regno Unito i limiti sono 18 sterline per la partecipazione, 4.500 e 9.000 sterline per i montepremi.

Oltre questo, Nintendo ha stabilito che le competizioni organizzate con Super Smash Bros non possono generare profitti per gli organizzatori, i quali non possono neanche raccogliere fondi da sponsor. Anche in caso di eventi a scopo benefico, occorrerà ricevere un’autorizzazione scritta da parte di Nintendo per poter procedere all’organizzazione del torneo.

Il nuovo regolamento che è attivo in Nord America, Regno Unito e Giappone, ha scatenato un’ondata di critiche sui social da parte della community appassionata del gioco. Nintendo non è nuova a queste scelte drastiche. Già lo scorso anno aveva cancellato in modo discrezionale lo Smash World Tour, il più importante campionato Esports riferito al gioco, non concedendo la licenza agli organizzatori.