Gaming

Il pilota di Formula 1 Yuki Tsunoda celebra ‘Valorant’ con uno speciale casco per il GP del Belgio

Yuki Tsunoda, pilota di Formula 1 giapponese per la scuderia Racing Bulls, in occasione dell’ultimo Gran Premio del Mondiale, svoltosi il 28 luglio nel circuito di ‘Spa-Francorchamps’ in Belgio, ha indossato uno speciale casco a tema ‘Valorant’, il videogioco sparatutto in prima persona di Riot Games.

Questa iniziativa è nata anche grazie alla collaborazione tra il titolo e Red Bull Gaming, la divisione legata all’intrattenimento digitale del celebre marchio di bevande energetiche. La Racing Bulls, un tempo conosciuta come ‘Toro Rosso’, è ad oggi di proprietà proprio di Red Bull.

Recentemente l’azienda austriaca ha infatti ufficializzato il ritorno del ‘Red Bull Home Ground’, l’evento che si svolgerà a Berlino nel 2024 e vedrà proprio il videogioco Valorant al centro della manifestazione.

Attraverso questa iniziativa con protagonista Yuki Tsunoda, si celebra ancora una volta fusione tra il mondo del motorsport e quello dei videogiochi. Il casco personalizzato del pilota giapponese non solo riflette la popolarità di ‘Valorant’, ma rappresenta anche un simbolo tangibile del crescente connubio tra le due industrie.

Il settore della Formula 1 si sta rivelando sempre più collegato a quello del gaming, dando vita a iniziative che aumentano l’interazione e l’engagement tra i fan di entrambi i settori: durante il mese di maggio, in occasione del Gran premio di Miami, Sky Sport ha realizzato un filmato promozionale ispirandosi al trailer ufficiale del videogioco GTA 6, alternando immagini della città a quelle del videogioco, creando un’atmosfera più attrattiva per gli spettatori a casa.

L’iniziativa che ha visto Yuki Tsunoda indossare un casco a tema ‘Valorant’ durante il Gran Premio di Spa-Francorchamps è rappresentativo dell’integrazione sempre più profonda tra il mondo della Formula 1 e quello dei videogiochi. Questo tipo di collaborazione non solo sottolinea la crescente popolarità del gaming a livello globale, ma rafforza anche l’interesse verso il motorsport da parte di un pubblico sempre più diversificato.