Il Movimento 5 Stelle ha presentato una risoluzione alla Camera dei Deputati con l’obiettivo di regolamentare il settore degli esports in Italia. Il documento è stato indirizzato alle commissioni Cultura e Lavoro e sollecita il governo a intraprendere iniziative mirate a promuovere lo sviluppo del panorama esportivo nel paese.
La risoluzione affronta non solo la regolamentazione del settore degli esports, ma anche l’importanza del riconoscimento del videogioco come forma di media culturale e l’identificazione di ambiti economici e sociali da considerare nell’ambito dello sviluppo del settore.
Il testo, sottoscritto dai deputati Antonio Caso e Valentina Barzotti insieme ai loro colleghi di partito Orrico, Amato, Fede, Cherchi, Carotenuto e Pavanelli, evidenzia la crescita del fenomeno degli esports, correlata alla diffusione di internet ad alta velocità e al progresso tecnologico dei videogiochi sia in Italia che nel resto del mondo.
Le proposte contenute nella risoluzione scaturiscono dal White Paper degli Esports e del Gaming realizzato dall’Osservatorio Italiano Esports con la collaborazione di più di 70 operatori del settore, e presentato in Parlamento nel mese di ottobre proprio alla presenza dei deputati Caso e Barzotti. Il White Paper, consegnato dall’OIES ai due deputati, ha fatto da base programmatica alla risoluzione, coronando un percorso aperto e inclusivo costruito dall’Osservatorio e dal Movimento 5 Stelle che ha coinvolto gli operatori del settore.
La risoluzione presentata impegna il governo a prendere “ogni utile iniziativa di competenza, anche normativa”, per regolamentare gli esports, compresi aspetti lavorativi come l’individuazione di “piani di fine carriera per i player professionisti”.
Oltre a questo, si propone di favorire il riconoscimento della professione dei cosplayer, diffondere l’educazione al gaming nelle scuole e nelle famiglie, creare infrastrutture per competizioni esportive e centri di riferimento, iniziative per una maggiore inclusione della community femminile, prevedere misure fiscali di supporto al settore e riconoscere i videogiochi come forma d’arte, proponendo l’istituzione di una game commission per promuovere finanziamenti finalizzati alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano attraverso il gaming.