di Marco Carone
Cinema e videogiochi sono sempre più vicini e negli ultimi anni si è assistito a un’inarrestabile evoluzione di questa sinergia nell’industria creativa: i film basati sui videogiochi hanno un pubblico sempre più vasto e sembrano rappresentare un’importante opportunità per l’industria cinematografica.
L’universo dei videogiochi influenza sempre più l’immaginario collettivo; storie, personaggi, saghe, ambientazioni e musiche, divenute parte della cultura popolare, catturano la fantasia di milioni di giocatori in tutto il mondo. I videogiochi, una volta ritenuti solo un passatempo per ragazzini, coinvolgono oggi più generazioni, intrattengono un pubblico ampio e diversificato, si distinguono in generi anche molto distanti tra loro, offrono opportunità per l’industria creativa e trasmettono cultura.
Il cinema è una forma d’arte che per sua natura è legata ad altre forme espressive, come la musica, la letteratura, il teatro, la fotografia. Come avrebbe potuto restare insensibile allo sviluppo dei videogame, con i quali condivide tanti elementi? Soggetto, sceneggiatura, personaggi, colonne sonore, la capacità di intrattenere, raccontare e mettere insieme artisti e professionalità, sono solo alcuni degli elementi in comune tra l’opera cinematografica e il videogioco.
Super Mario ancora una volta sul grande schermo
I film basati sui videogiochi non sono una novità e vedono spesso la partecipazione di attori celebri nel cast. Alcuni esempi possono essere rappresentati da Mortal Kombat (1995 e 1997), Lara Croft: Tomb Raider (2001 e 2003, con Angelina Jolie), Doom (2005), Prince of Persia – The Sands of Time (2010, con Jake Gyllenhaal), Resident Evil (dal 2002, al 2017, con Milla Jovovich).
Analizziamo uno degli esempi più rilevanti, uscito proprio nell’anno appena trascorso.
Il 5 aprile 2023 è uscito nelle sale The Super Mario Bros Movie (in Italia tradotto come Super Mario Bros – Il film), regia di A. Horvath e M. Jelenic. È il terzo adattamento cinematografico tratto dal celebre videogioco Nintendo. Sono trascorsi 30 anni dal precedente film basato sulle avventure di Mario.
A dire il vero, il film del 1993, a seguito di risultati deludenti sia a livello di critica che di incassi, aveva spinto la Nintendo a valutare con più cautela la concessione in licenza dei diritti di adattamento cinematografico.
Tuttavia, i tempi sono cambiati. I produttori investono maggiori risorse nella qualità di questo genere di opere cinematografiche e il pubblico è potenzialmente sempre più vasto: Super Mario è ormai da tempo un cult per più generazioni di giocatori e appassionati da tutto il mondo.
L’adattamento del 2023, nasce da una collaborazione tra Nintendo, titolare dei diritti sul videogame, e Illumunation, divisione di animazione di Universal Pictures.
Questa volta, l’adattamento cinematografico del celebre videogioco ha rappresentato un successo: è il film basato su un videogioco con il maggiore incasso di sempre ed è il secondo film d’animazione con maggiori incassi nella storia del cinema.
Ma cosa rende così interessante per l’industria cinematografica e per l’industria dei videogame l’idea di portare i videogiochi sul grande schermo?
I videogiochi sono una fonte di storie e personaggi iconici, con una community di fan già costruita e definita. Questo rappresenta un vantaggio enorme per un produttore cinematografico, che non si deve preoccupare di costruire da zero un pubblico per la propria opera.
Ma non è tutto. Il pubblico dei videogame di successo, che può divenire anche il pubblico dell’adattamento cinematografico, è sempre più nutrito: non solo è distribuito su tutto il mondo, ma è anche multigenerazionale; Super Mario ne è un esempio lampante, avendo un pubblico che comprende ormai tre generazioni.
Ulteriore opportunità per il produttore cinematografico è rappresentata dalla possibilità di costruire un universo narrativo ricco di spunti, personaggi e saghe offerti dal videogioco, da cui attingere materiale creativo per la produzione di sequel, prequel, spin off e trame per coinvolgere e appassionare il pubblico.
Opportunità analoghe sono state esplorate e sfruttate attraverso l’incontro tra il mondo del cinema e il mondo dei fumetti. Analogamente al successo cinematografico degli eroi Marvel, possiamo allora aspettarci uno sviluppo del Nintendo Cinematic Universe: il franchise attraverso il quale Nintendo potrebbe favorire lo sfruttamento cinematografico dei propri videogiochi di successo.
Dall’altra parte, per l’industria dei videogame, il connubio con il mondo del cinema accresce le possibilità di sfruttamento della proprietà intellettuale sugli stessi videogiochi.
Questi rappresentano infatti un’opera creativa, sulla quale sussistono diritti di proprietà intellettuale. Il titolare di questi diritti è l’unico soggetto che può autorizzare lo sfruttamento del videogioco e pertanto è l’unico soggetto che può autorizzarne l’adattamento cinematografico.
L’adattamento cinematografico è di conseguenza uno sfruttamento del videogioco che il titolare dei diritti può concedere a un produttore cinematografico in cambio di un corrispettivo attraverso un’apposita licenza. I rapporti tra questi soggetti, definiti a livello contrattuale, possono essere molto complessi e devono essere necessariamente dettagliati. Ciò che rileva è che anche per l’industria dei videogame l’incontro col settore cinematografico è un’importante opportunità di crescita.
Quanto delineato fin qui mostra chiaramente la natura di opera creativa del videogame, al pari dell’opera cinematografica e mostra come il videogame possa rendersi un elemento trainante per l’industria culturale e il settore dell’intrattenimento.
Abbiamo parlato di opportunità per l’industria del cinema e dei videogame, ma cosa ne pensano le Istituzioni?
Il Parlamento Europeo con la Risoluzione del 10 novembre 2022, ha sottolineato che l’ecosistema dei videogiochi è parte integrante dell’industria culturale e creativa, riconoscendo fra l’altro che la stessa industria dei videogame ha ispirato con successo molte altre industrie creative e culturali.
Il 24 novembre 2023 il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato Conclusioni sul rafforzamento della dimensione culturale e creativa del settore dei videogiochi, evidenziando che quest’ultimo è parte integrante dell’ecosistema delle industrie culturali e creative e affermandone la capacità di trasmettere contenuti culturali. Non solo. Il Consiglio, nello stesso provvedimento, ha inoltre invitato gli Stati Membri dell’Unione Europea e la Commissione a sostenere la dimensione creativa e culturale dei videogiochi e la cooperazione con altre industrie culturali e altri settori.
È quindi chiaro che anche le istituzioni europee riconoscono il potenziale dell’industria dei videogame e della cooperazione tra quest’ultima e gli altri settori creativi.
Possiamo quindi affermare che i film basati sui videogiochi non sono solo una moda passeggera, ma il segnale di un’apertura sempre maggiore verso un’industria creativa che valorizza la cooperazione tra più settori e trova riscontro anche a livello istituzionale. L’incontro tra videogiochi e cinema promette di sorprenderci e aprire orizzonti sempre più interessanti nel mondo dell’intrattenimento.