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Bluethroot, il videogioco che esplora le paure della GenZ: intervista a Fortuna Imperatore

Il gaming come strumento per far emergere i disagi dei più giovani. È questa la finalità di ‘Bluethroot’, il primo videogioco narrativo che esplora fragilità e insicurezze della Generazione Z.  Attraverso una serie di scelte di dialogo, il giocatore dimostrerà spontaneamente se e come vive i disagi citati nel gioco, fornendo una panoramica del suo stato di salute mentale.

La storia è quella di Andrea, 16 anni, un adolescente scontroso e malinconico. La comparsa di una misteriosa applicazione lo costringerà a confrontarsi con un mondo di turbamenti, crisi, devianze, paure e comportamenti estremi. ‘Bluethroot’ affronta il mondo della Gen Z senza filtri, scavando nella psiche dei giovani di oggi, persi e desiderosi di trovare un posto nel mondo.

Inoltre, al termine dell’esperienza videoludica, ‘Bluethroot’ fornirà alle scuole che sposeranno il progetto una reportistica sugli indicatori psicometrici, permettendo agli istituti di sviluppare focus sui maggiori problemi e disagi degli studenti.

Di seguito l’intervista realizzata da OIES YM Gaming a Fortuna Imperatore, game designer che ha diretto il processo creativo del videogioco.