Activision, azienda americana fondata nel 1979 e famosa per la produzione di videogiochi, ha vinto una causa milionaria contro ‘EngineOwning’, una società che produce e vende software di cheat nel settore del gaming. Il gruppo dovrà risarcire alla casa sviluppatrice dei titoli sparatutto una cifra di circa 14,4 milioni di dollari, comprensivi anche delle spese legali.
Questa causa è iniziata nel Gennaio del 2022, quando Activision si è attivata per fermare la vendita di codici che andavano a creare dei vantaggi illegali ai giocatori: l’utilizzo di trucchi per trarre dei benefici nelle performance di gioco ha causato un danno sia all’esperienza videoludica degli utenti, sia alla brand reputation di Activision. Attraverso l’uso dei cheat, le persone risultavano così meno attratte dal giocare ai titoli della società americana, causando come risultato finale una sostanziale perdita di interesse e di coinvolgimento.
Call of Duty, uno dei franchise di punta di Activision, ha confermato attraverso il proprio profilo ufficiale ‘X’ che andrà a rimuovere dal gioco tutti gli account che in passato hanno fatto uso di codici illeciti per migliorare le proprie performance.
A inizio maggio, la stessa Activision ha perso una causa contro l’incubatore tecnologico Acceleration Bay, per la violazione del Copyright sui videogiochi ‘World of Warcraft’ e su due titoli della saga di ‘Call of Duty’, per un totale complessivo di 23,4 milioni di dollari. La disputa tra le due società era iniziata addirittura nel 2015, e alla fine ha visto la casa sviluppatrice di videogiochi perdere.
Activision, attraverso quest’ultima vittoria, mira ad ottenere un nuovo pubblico, cercando di catturare l’attenzione di chi in passato ha abbandonato i titoli a causa di queste problematiche, per imporsi nuovamente come leader nel campo videoludico.