L’inaugurazione del Seabin è solo la prima di numerose azioni concrete che fanno parte di Ambition 2030, il piano, presentato oggi, con cui Procter & Gamble intende raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale per il 2030, e che giocherà un ruolo fondamentale anche per il mercato e per la realtà produttiva italiani.
In Italia, infatti, queste azioni si tradurranno in particolare in un taglio di migliaia di tonnellate di plastica usate ogni anno per gli imballaggi dei prodotti dei marchi P&G, nell’impiego sempre più massiccio di plastica riciclata, e in un’importante riduzione dei consumi di energia e di acqua e delle emissioni di Co₂. Senza dimenticare casi di eccellenza come gli stabilimenti di Pomezia e Gattatico, già certificati ‘Zero rifiuti in discarica’, e come FaterSMART a Treviso, il primo impianto su scala industriale al mondo in grado di riciclare il 100% dei prodotti assorbenti per la persona usati, trasformandoli in materie prime ad alto valore aggiunto. Non solo: FaterSMART ha sviluppato lo Smart Bin, un cassonetto intelligente per la raccolta differenziata di prodotti assorbenti per la persona usati – in fase in test pilota a Verona -, con l’obiettivo di aiutare Comuni e cittadini nella raccolta differenziata di questa tipologia di rifiuto.
Come funziona il Seabin
Il dispositivo è stato ideato dai surfisti australiani Pete Ceglinski e Andrew Turton e lanciato sul mercato a fine 2017. Una volta immerso in acqua e fissato a un pontile, il Seabin è in grado di catturare fino a 500 kg tra rifiuti di plastica, incluse microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e microfibre da 0,3 mm, e rifiuti comuni come mozziconi di sigaretta o cotton fioc. Grazie all’azione spontanea del vento, delle correnti e alla posizione strategica, i detriti vengono convogliati direttamente all’interno del raccoglitore.
