Per la scoperta di nuove tendenze, la promozione della sostenibilità, lo sviluppo di connessioni globali nel mondo del food e la centralità dell’italianità espressa con orgoglio sia come origine delle materie prime che come gusto italiano e metodo di produzione e processazione degli ingredienti.
Brand che raccontano storie
Ogni stand ha rappresentato un vero e proprio racconto: non semplici esposizioni di prodotto, ma esperienze narrative che hanno messo in dialogo tradizione, innovazione e identità aziendali. Mulino Bianco ha celebrato i suoi 50 anni, mentre Gentilini ha lanciato un messaggio contro la frenesia della vita contemporanea, promuovendo la lentezza come valore produttivo e culturale. Fudex ha stupito con l’applicazione dell’estrusione alimentare, tecnologia che consente di creare prodotti naturali e salutari, senza compromessi sul gusto. Una testimonianza concreta di come l’innovazione possa sposarsi con l’attenzione per le materie prime e i processi sostenibili.
Innovazione: motore dell’edizione 2025
L’innovazione ha attraversato trasversalmente ogni padiglione. Arnaboldi ha presentato piatti pronti senza additivi o conservanti, pensati per coniugare il gusto internazionale con le esigenze nutrizionali dei consumatori moderni. Non solo prodotto, ma anche packaging sostenibili e processi di produzione circolari hanno rappresentato elementi chiave. Tra i tanti protagonisti anche Probios, con nuove linee bio sostenibili, e Bonomelli, che attraverso il brand Cannamela ha rilanciato il segmento spezie e infusi con un focus su qualità e tracciabilità.
Connessioni internazionali e relazioni di marca
TuttoFood non è solo esposizione, ma anche networking e confronto. Degustazioni, showcooking e momenti di confronto hanno reso l’esperienza immersiva e multisensoriale. Il cibo si è mostrato e raccontato, ma soprattutto fatto vivere: un vero viaggio tra sapori, odori e tradizioni da ogni parte del mondo. Con oltre 28 paesi rappresentati – tra cui Germania, Irlanda, Polonia, Turchia, Stati Uniti, Egitto, Perù e un 12% di presenza asiatica, inclusa la Cina – la fiera ha rafforzato il suo ruolo di ponte tra le culture alimentari del mondo. Il tema della sostenibilità è stato centrale: ambientale, sociale ed economica. La TuttoFood Week ha trasformato Milano in un laboratorio diffuso sul tema Nutrire il Futuro, con eventi, talk, mostre e degustazioni. Si è discusso anche di dazi e qualità del made in Italy, in un contesto in cui la consapevolezza del consumatore guida scelte sempre più etiche e responsabili.
Focus sul fresco e contaminazioni tra gusti e sapori
Una delle sezioni più innovative di questa edizione è stata quella dedicata al mondo del fresco, con attenzione alla IV e V gamma, al plant-based e alle contaminazioni cross-category. Tra i trend emersi:
- Ready-to-eat salutari per GDO e HoReCa, con ingredienti naturali, packaging compostabili e filiere trasparenti.
- Vegan e plant-based refrigerati, come burger vegetali, insalate proteiche e formaggi alternativi.
- Integrazione e sperimentazione di abbinamenti e gusti diversi (dolce e salato, fresco e ambient): snack proteici freschi, dessert vegetali con probiotici, yogurt al tartufo o hummus alla frutta.
- Funzionalità aggiuntive: insalate con superfood, fermentati per la salute intestinale, centrifugati detox o energy.
Grandi aziende come La Linea Verde e Ortoromi si sono affiancate a start-up specializzate in packaging ecologico e bioconservazione. Le contaminazioni hanno anche suggerito nuove strade per il co-branding e una riorganizzazione degli spazi nei punti vendita, in cui frutta e gastronomia dialogano sempre di più.
di Emanuela Carimati, Brand Strategy and Guidance Client Manager Kantar