Che cosa significa davvero casa? Per molti è solo un tetto sopra la testa, ma SHELTER, l’organizzazione Uk che sostiene i senzatetto, vuole ribaltare questa idea. Con la campagna Our House is not a Home, realizzata da DUDE London insieme a HSBC UK, l’associazione mostra la dura realtà degli alloggi temporanei dove vivono migliaia di famiglie: ambienti umidi, rumorosi, spesso senza riscaldamento, cucina o servizi adeguati. Luoghi che possono ospitare, ma non si possono chiamare casa.
La campagna prende spunto dal brano Our House dei Madness, contrapponendo le sue parole piene di ottimismo a immagini che raccontano il disagio quotidiano di chi è costretto in sistemazioni precarie. Nel film principale, diretto da Milo Blake, una famiglia cerca di mantenere normalità nonostante muffa, sovraffollamento e mancanza di privacy. Un contrasto che mette in luce le conseguenze di questa condizione: mesi, se non anni, di incertezza che minano salute, istruzione e stabilità economica.
Shelter sottolinea come la campagna sia fondamentale per accendere i riflettori sull’emergenza abitativa: affitti sempre più alti e la mancanza di alloggi sociali accessibili stanno spingendo migliaia di famiglie sull’orlo della povertà, e la collaborazione con HSBC UK punta ad aiutarle a costruire stabilità e prevenire la perdita della casa.
Anche i Madness, autori del brano, hanno voluto dare il loro sostegno, ricordando che la casa è prima di tutto un rifugio e un luogo di sicurezza, un diritto che troppe persone oggi non hanno.
Dal lato creativo, il team di DUDE London racconta la responsabilità e l’importanza di lavorare a un progetto che chiede di ripensare il significato di casa. Per il regista Milo Blake, infine, il film è stato un percorso intenso e necessario: vivendo a Londra conosce bene il peso della crisi abitativa e ha voluto restituire umanità e vicinanza alle storie raccontate, ricordando che spesso basta poco a separare chi ha una casa da chi non ce l’ha.
Il video è disponibile sui principali canali tv, online e social, con l’obiettivo di riportare il brano Our House in classifica a 42 anni dall’uscita.
Credit
Cliente: SHELTER
Supporto: HSBC UK
Agenzia creativa: DUDE London
Ceo Francesca Spitali
Executive Creative Director: Curro Piqueras Parra
Creative Director: Tomás Gianelli O’Ryan
Head of Production: Francesca Granata
Client Lead: Hamish Day
Account Director: Jeanine Vette
Account Executive: Giulia Orlandoni
Designer: Ross Warrington
Art Director: Marta Morientes
Copywriter: Victoria D’Andrea
Brano: Our House – Chris Foreman e Cathal Smyth
Casa di produzione: Spindle
Regista: Milo Blake
Executive Producer: Mayling Wong
Producer: Ayomide Alli
DOP: Ben Fordesman
1st AC: Phil Heron
Production Designer: Violette De Laet
Fotografa: Amaka Lin
Montaggio: Cabin
Editor: Emma Backman
Supervisione musicale: Wake the Town
Music Supervisor: Harley Beckmann-Hawksley
Compositore: Simon Gwilliam
Voce: Billy Williams
VFX: B Art Studio
VFX Producer: Natali Borte
Audio Post: Wave Studios
Color grading: Company 3
Colourist: Simon Bourne
Colour Producer: Chris Anthony