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L’Australia dice no all’uso dei social per i minori di 16 anni e lancia la campagna ‘For The Good Of’

Con un budget di 14 milioni di dollari australiani, la campagna punta a sensibilizzare famiglie e ragazzi prima dell’entrata in vigore della legge il 10 dicembre
for the good of

L’Australia ha lanciato la campagna nazionale ‘For The Good Of’ per preparare famiglie e adolescenti al primo divieto al mondo di accesso ai social media per under 16, che entrerà in vigore il 10 dicembre 2025.

Con un investimento di 14 milioni di dollari australiani (circa 9 milioni di dollari USA), la campagna sarà visibile su TV, OOH e social, invitando genitori e ragazzi a iniziare a parlare dei rischi dell’uso precoce dei social media.

La legge, approvata nel novembre 2024, innalza l’età minima per l’uso dei social da 13 a 16 anni, dopo crescenti preoccupazioni sul benessere mentale dei giovani, tra cyberbullismo, problemi di immagine corporea e disinformazione. Il Ministro delle Comunicazioni, Anika Wells, ha sottolineato che l’obiettivo è far ‘parlare le famiglie in anticipo’ e rendere la transizione più consapevole.

Reazioni delle piattaforme e degli esperti

Le principali piattaforme social hanno espresso preoccupazioni riguardo all’attuazione del divieto. Meta ha annunciato modifiche globali per limitare i contenuti violenti o espliciti per gli utenti tra i 13 e i 18 anni, ma ha dichiarato che tali cambiamenti non sono una risposta diretta alla nuova legge australiana. TikTok ha suggerito l’adozione di una versione ‘loggata’ dell’app per conformarsi, mentre Snapchat ha insistito sul fatto che la sua piattaforma è una app di messaggistica, non un social network vero e proprio.

D’altro canto, esperti di educazione digitale e psicologia hanno sollevato dubbi sull’efficacia del divieto. Alcuni ritengono che la legge possa avere conseguenze non intenzionali, come spingere i giovani verso angoli meno regolamentati di Internet. Inoltre, l’assenza di soluzioni praticabili per la verifica dell’età potrebbe rendere difficile l’attuazione del divieto

I prossimi passi

Questa settimana il Ministro Wells incontrerà le piattaforme per chiarire modalità di compliance e enforcement. Nonostante le resistenze, il governo conferma che il divieto entrerà in vigore a dicembre, con sanzioni per i trasgressori ancora da definire.