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Con ‘Blu Art’ Jungle trasforma Roma in una galleria a cielo aperto contro l’inquinamento

Cinque artisti hanno interpretato il tema della sostenibilità e della qualità dell’aria attraverso colori e forme geometriche, creando interventi site-specific e integrando giochi urbani

30 giorni di lavoro, 3 squadre di decoratori, più di 4.200 litri di vernici fotocatalitiche, 15 aree urbane rigenerate, 5 nomi di rilievo del mondo dell’arte e del design, e l’approccio dell’urbanistica tattica che incontra la sostenibilità: questa la ricetta da cui nasce Blu Art – i colori dell’aria’, un progetto realizzato per Zètema e per l’Assessorato all’Ambiente – Dipartimento Ciclo dei Rifiuti, Prevenzione e Risanamento dagli Inquinanti di Roma Capitale, che ha dato vita a 15 artwork pavimentali attraverso cui contrastare l’inquinamento e sensibilizzare la cittadinanza sulle sfide imposte dall’emergenza climatica.

I designer Marco Oggian, ScombinAnto, Serena Gianoli, GeometricBang ed Elisabetta Vedovato, selezionati da JUNGLE per il loro stile fatto di forme geometriche e colori saturi, particolarmente adatto a interventi su grande scala, sono stati invitati a interpretare il tema della qualità dell’aria secondo il proprio approccio artistico.

Partendo da una palette cromatica comune ricavata dalla scala di colori della Mappa per la qualità dell’aria, gli artisti hanno creato una serie di opere volte a rappresentare l’urgenza della crisi ambientale che stiamo vivendo, attraverso la raffigurazione di riferimenti al mondo animale o vegetale, e di messaggi di speranza per un futuro migliore.

Lo sviluppo degli artwork ha tenuto conto della specificità del contesto in cui questi sono stati posati, con adattamenti site-specific e grazie all’integrazione di alcuni giochi pavimentali nelle aree limitrofe alle scuole.

Tutti gli interventi sono stati progettati per avere una funzione fotocatalitica, con l’installazione su ogni metro quadrato pitturato di un layer protettivo atossico che assorbe e neutralizza gli agenti inquinanti presenti nell’aria, come il biossido di azoto, il monossido di carbonio e le polveri sottili: le 15 opere contribuiscono infatti alla pulizia dell’aria con un’efficacia pari a quella di 750 alberi di medie dimensioni, con l’abbattimento di oltre 40 tonnellate di sostanze inquinanti all’anno.

“Il contrasto al cambiamento climatico passa anche dal modo in cui interagiamo con l’ambiente che ci ospita. Le strade e le piazze delle nostre città possono così trasformarsi in luoghi preziosi, capaci di restituire spazio alla socialità e allo stesso tempo di migliorare l’aria che respiriamo. L’approccio dell’urbanismo tattico, in questo senso, è la dimostrazione che creatività e politiche urbane lungimiranti possono davvero fare la differenza nella vita dei cittadini”, commenra nella nota Lorenzo Fabbri, Ceo & Founder Jungle.

Il progetto interessa le seguenti aree:

Via Nicola Zabaglia – Municipio I
Via Rodolfo Lanciani – Municipio II
Piazza Conca d’Oro – Municipio III
Via Verdinois – Municipio IV
Giardino Don Angelo Galafati – Municipio V
Via Vico Viganò, Torre Angela – Municipio VI
Via Mondovì – Municipio VII
Via Benedetto Croce 50 – Municipio VIII
Via Ardeatina 1274 – Municipio IX
Via Caterina Segurana – Municipio X
Parco Giochi Via Caselli – Municipio XI
Largo F. Caffè – Municipio XII
Via M. Battistini – Municipio XIII
Via Castiglioni – Municipio XIV
Ponte Milvio – Municipio XV

Credit
Client Director: Lorenzo Fabbri
Account Director: Alessandra Catarozzo
Project Manager: Lorenzo Brancati
Graphic Designer: Giorgio Rossano
Designer: Marco Oggian, Antonio Colomboni (ScombinAnto), Serena Gianoli, Mattia Botta (GeometricBang), Elisabetta Vedovato