Interviste

I non di Fineco convincono. Crafted rompe le regole

Tre minuti di chiacchierata per fare il focus su campagne che hanno qualche cosa da dire. Fineco ‘Change is good’ va contro il divieto dei non in comunicazione “ Modificano la nostra tavola percettiva, ci fanno ragionare in modo più interessante”

Commenta Silvio Meazza, Founder e Ceo CRAFTED , a proposito della nuova campagna Fineco, nata non a seguito di una gara, quella indetta dall’azienda è andata inevasa, ma grazie al dialogo tra agenzia e cliente, che questo  script lo aveva nel cassetto da anni e in Crafted ha trovato il giusto slancio per realizzarlo e costruirci attorno una strategia, con una vera e propria piattaforma di comunicazione che parte dal pay off ‘change is good’.

La regola dei mai non

“Avevo una società che faceva neuromarketing, l’ho venduta nel 2021, ma mi ha lasciato diversi insegnamenti. Ad esempio che l’Ooh è un messaggio che ha decodifica brevissima e che i suoi codici di lettura sono gli stessi del digitale, perché ormai le nostre menti si sono adeguate e quindi il modo con cui recepiamo i messaggi non è più quello degli anni 70. Il ‘mai non’ è una teoria proprio di quegli anni, confutata dal 2016 in poi. Fare cambiare banca è il nostro obiettivo e si sa quanto sia per tutti una cosa difficile. Per questo abbiamo voluto in maniera spiritosa far riflettere gli italiani su quanti cambiamenti ben più dolorosi si affrontino, creando il pay off ‘change is good’ che in esterna segue esattamente il movimento che lo sguardo fa nell’approcciare i cartelloni, facendo emergere il giallo del ‘change’”.

Basta pensare che il consumatore sia stupido

“smettiamo di pensare che la gente abbia bisogno di messaggi semplici, perché altrimenti non capisce. Siamo tutti evolutissimi. Passiamo la vita ad ammirare le campagne anglosassoni e poi non osiamo. Si tratta solo di creare abitudine”.

Un racconto cinematografico un regista come Muccino

Con Think Cattleya abbiamo avuto la fortuna di trovare Gabriele Muccino libero. Abbiamo girato durante il Ponte di Sant’Ambrogio. E’ stata una grande chanche per la nostra giovane agenzia, che ha iniziato a fare cose grandi volendo giocare in serie A, infatti io e te ci eravamo visti poco prima, ma non potevo dirti niente. Grande chance per noi, noi siamo una piccola agenzia, molto giovane, per noi è giocare in Serie A, daTicket a Telepass e ora Fineco”.