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Agcom, Nicita: “E’ tempo per un’Authority unica di regolazione per il digitale”

“Un’unica authority di regolazione per il digitale che nasca dalla fusione paritetica di Agcom e del Garante per la privacy e che permetta di esercitare un maggiorpotere ‘contrattuale’ e di moral suasion nei confronti delle piattaforme globali”. E’ quanto ha proposto il Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Nicita, nel corso del Convegno “Verso un nuovo codice delle comunicazioni elettroniche. Il ruolo di Agcom”, organizzato dall’Universitàdegli Studi di Napoli Federico II.

“Fatta eccezione per l’intervento antitrust che ha una sua specificità edautonomia”, ha proseguito Nicita, “man mano che il dato diventa il ‘prodotto’ al centrodei modelli di business della comunicazione digitale, il campo regolatoriodell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e quello del Garante per la protezione dei dati personali appaiono sempre più sovrapponibili.

La regolazione privata esiste già ed è il dominio degli algoritmi. Il tema è quello di comprendere se sia necessaria una nuova regolazione pubblica e indipendente, ancorata al benessere sociale, volta a prevenire posizioni dominanti durature, a garantire forme di pluralismo nel web, a restituire la piena proprietà del dato agli utenti, anche facendone emergere il valore nella transazione economica relativa.

In questo contesto, il proliferare di competenze diverse ad authority distinte non è certo d’aiuto, non solo perché possono sempre manifestarsi obiettivi diversi tra le varie autorità indipendenti, ma soprattutto perché questi obiettivi potrebbero essere segmentati o addirittura confliggenti.

Per questo motivo sarebbe auspicabile una fusione di Agcom eGarante per la privacy, le cui competenze, sancite a livello europeo, resterebbero intatte e costituirebbero un importante tassello nel percorso per la costruzione diun mercato regolato dell’uso del dato, che va affidata al legislatore”.