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A proposito di creatività…Federica Ariagno: Non si fa creatività perché è bella, ma perché funziona. Chi non è bravo non è in AUGE. E le  buone maniere contano 

Noi andiamo per la nostra strada.
Il weekend ci si svaga.
Ci si aiuta a vicenda.
Non si mangia col gomito sul tavolo.
Si rispetta il cliente e si lavora insieme.
Si viaggia in metropolitana, se piove col taxi.
Si sciacquano le tazzine e si ripongono.
Il weekend si risponde alle mail/sms di ufficio.
Non si fa creatività perché è bella ma perché funziona.
Ma deve essere bella.
Tutti qui sono gentili, onesti e beneducati.
Se uno è bravo viene premiato.
Se uno non è bravo, non è in AUGE.
Non si va a casa tardi.
Non si lascia in disordine.
Se si può fare una cosa la si fa.
Si trasformano le cose in cose belle.
Se si sbaglia si dice: ho sbagliato.
I clienti non hanno sempre ragione,
ma neanche torto per forza.
Si pretende dagli altri non più di quanto si pretenda da sé.
Da sé stessi si pretende molto.
Non si invidia mai nessuno.
Non si copia.
Non ci si lamenta.
Non si è gelosi dei propri lavori.
Si impara gli uni dagli altri, ma di più da Fede e Giorgio.
Le idee non nascono dalla sofferenza,
nascono dalla leggerezza.
Si possono portare animali ma non troppo.
Non ci sono lavori belli e lavori brutti.
Non ci sono account a parte Leo.
Ci si confronta con il mondo, non con l’Italia.
Si deve provare sempre a fare meglio.
Bisogna lavorare con i migliori.
Siamo sempre disponibili.
Il lunedì é il giorno più bello della settimana.
E’ fondamentale ridere molto.
I premi sono una conseguenza, non un fine.
Non ci si prende sul serio.
Ci si prende tutte le responsabilità.
Non abbiamo paura di nulla e di nessuno.
Il primo al mattino fa il caffè per gli altri.
L’ultimo la sera spegne le luci e chiude.
Siamo ottimisti e siamo inappagati.
E se qualcuno ha qualcosa da dire,
sappiamo ascoltare.

E’ la AUGE HEADQUARTER way

contributo tratto dalla pagina FB di AUGE

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