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Ricerca Upa-Google sull’e-commerce in Italia con focus sul largo consumo. Alle aziende il compito di comunicare meglio i vantaggi

Upa e Google hanno presentato oggi a Milano i risultati di un’indagine commissionata a GfK Eurisko per fotografare lo stato attuale dell’e-commerce in Italia, con un focus sul settore del largo consumo , e monitorare le sue potenzialità di sviluppo.

Come mostrano diversi studi, l’e-commerce di prodotti e servizi mostra trend di crescita significativi nel nostro Paese, tanto da riguardare ormai oltre 13 milioni di persone. I risultati della ricerca Upa-Google rivelano prospettive di sviluppo altrettanto interessanti anche per il settore del largo consumo. Se oggi, infatti, circa 400mila persone sono solite acquistare prodotti di largo consumo online, più di un quarto dei responsabili acquisti che utilizzano internet è interessato a comprare beni di largo consumo sul web, pari a circa 2,7 milioni di persone.

Un dato emerso dalla ricerca riguarda, inoltre, l’operatore preferito per acquistare online prodotti di largo consumo dove troviamo, pressochè in pari quota, sia la catena di supermercati/negozi (75%), sia la grande azienda/marca (69%). P

La conoscenza delle piattaforme digitali per l’acquisto di beni proviene nel 60% dei casi dal passaparola di amici, parenti, colleghi; nel 49% dei casi dalla stessa navigazione sul web, infine per il 40% dei casi dai media tradizionali (tv, giornali, riviste, radio).

Ciononostante, la maggior parte dei responsabili acquisti non ritiene di avere sviluppato, fino a oggi, particolari competenze per navigare e acquistare su internet: il 37% si percepisce solo parzialmente esperto, il 27% si definisce abbastanza esperto e solo il 4% si ritiene molto esperto. Evidente, dunque, quale sarebbe il potenziale se un numero maggiore di persone fosse pienamente informato della possibilità di fare acquisti online di prodotti di largo consumo.

Tutti i responsabili acquisti intervistati riconoscono vantaggi di non poco conto nell’acquistare online prodotti di largo consumo: più del 40% apprezza molto il risparmio di tempo e la facilità organizzativa (niente code, o parcheggi, niente pesi da portare, niente vincoli di orario); uno su tre riconosce la possibilità di risparmiare e di accedere a promozioni vantaggiose (37%); e una quota considerevole apprezza anche la possibilità di accedere ad assortimenti più ampi online (32%).

Il 60% dei responsabili acquisti che utilizzano internet si attende un rilevante ampliamento dei processi di acquisto online nel largo consumo nei prossimi dieci anni: il 50% del campione crede che si acquisteranno sul web diverse categorie di prodotto, mentre il 10% è convinto che si arriverà a fare tutta la spesa online.

Allora cosa frena i responsabili acquisti rispetto alla possibilità di fare la propria spesa online? Innanzitutto un certo ‘disagio della smaterializzazione’ degli acquisti (82%), in particolare per quel tipo di spesa alimentare per cui si preferisce scegliere personalmente e toccare con mano o avere la possibilità di confrontarsi con gli addetti alla vendita (72%). Per altri, fare la spesa online comporta un cambiamento nell’abituale processo decisionale – necessità di decidere prima cosa comprare – (70%). Infine, la logistica della consegna della spesa, con la necessità della presenza in casa (63%) o della disponibilità di portieri, o il dover sopportare un costo aggiuntivo (67%).

Rispetto a quanto ci potrebbe aspettare, oggi grazie anche al maggiore utilizzo di carte pre-pagate o carte di debito si riduce sensibilmente la percentuale di persone che percepisce la sicurezza dei processi di pagamento come una barriera verso l’e-commerce: solo il 22% degli intervistati si dice molto preoccupato da questo aspetto.

Ma quali sono le attese rispetto all’e-commerce nel largo consumo? La metà circa degli intervistati, riguardo all’e-commerce nel largo consumo, si augura che vi possano essere prezzi inferiori a quelli nei supermercati (48%); la consegna gratuita dei prodotti acquistati (47%); l’addebito del pagamento solo dopo il ricevimento della spesa (34%).

Per cogliere la sfida e le opportunità offerte dall’e-commerce nel settore del largo consumo, le aziende devono essere in grado di spiegare ai consumatori i vantaggi logistici, organizzativi ed economici legati a questa modalità di acquisto, comunicandoli in modo chiaro ed efficace. Il processo valutativo del consumatore passa, infatti, attraverso l’esperienza personale e i racconti di amici o di conoscenti che fungono da testimonial e sono in grado di convincerlo in maniera diretta o con il passaparola.