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Negli Usa e in Uk si indaga. Sempre più agenzie creative hanno una in house cdp. Ma è lecito che si invitino alle gare quelle esterne, mettendo in lizza pure la propria? Il rischio di concorrenza sleale è evidente. E in Italia? Cpa. Assocom. Agenzie. Case di produzione. Lo chiediamo a voi. La discussione è aperta

Fateci conoscere come la pensate scrivendo a redazione@youmark.it. Perché se è vero che il fenomeno non appare nel nostro paese così immediatamente presente, non è da sottovalutare quanto la cosiddetta ‘video era’ renda allettante il dotarsi di una propria struttura interna. Un fenomeno in espansione, dunque, che nel tempo potrebbe poi generare la problematica in oggetto.

Informando che negli Usa sulla questione sta indagando il Dipartimento di Giustizia. In Uk, James Bland & James Studholme, Blink Productions; Helen Hadfield, Bare Films; John Doris, Hunky Dory Lizie Gower & Simon Cooper, Academy Films; Kai-Lu Hsiung, RSA Films; Jani Guest & Rupert Reynolds McLean, Independent Films Brock Van Den Bogaerde, Sneezing Tree Films; Fergus Brown, Smuggler; Charlie Crompton, Rogue; Sam Sneade, Speade; Donnie Masters, Serious; Helen Kenny, Sonny and MJZ; Johnnie Frankel & Katie Keith, Rattling Stick; Richard Packer & Robert Campbell, Outsider, rappresentanti delle principali case di produzione del paese, hanno chiesto all’IPA di intervenire.