Youmark

GroupM: prescindere dall’innovazione non è più possibile. Lo dimostra una sua ricerca che indaga il pensiero dei consumatori, allargando ai trend internazionali più all’avanguardia oggi. Che si tratti di brand, aziende, prodotti, retail marketing, comunicazione o media, innovare vuol dire vendere di più, seminando fiducia

Stiamo parlando del risultato più efficacemente sintetico cui è giunta la prima edizione di StepFwd in search for trend and innovation, piattaforma di ricerca continuativa per monitorare e anticipare i segnali emergenti dell’innovazione dei consumi, dei brand e dei media brand, presentata ieri a Milano da GroupM
Guarda caso un lavoro che distanzia temporalmente di appena due anni l’esordio di quello precedente sulle catch up tv, seppure muova in un panorama completamente mutato, dove concetti quali crisi, digitale, cocreazione, interazione, personalizzazione, hanno stravolto gli orizzonti di quanto poteva rappresentare l’idea di nuovo che futuristicamente balenava in ognuno.
Diventa così fondamentale allargare visioni e posizionamenti riguardo alla nuova logica, (segue)

in una mappa che realisticamente rappresenti il percepito dei consumatori, differenziando i casi esaminati per grado di innovazione. Coscienti che non tutte le persone sono pioniere (23%), ma nemmeno follower (27%), esistendo soprattutto chi al nuovo guarda con moderazione (50%). E per ognuno la strategia di azione deve essere differente, rappresentando l’avanguardia la voglia di concetti inediti di partnership, contro il prezzo che conquista chi ‘segue’ e un mix tra promozione-conversazione il mainstream. (segue)

Sempre attenti a non scambiare Roma per Toma. C’è, infatti, innovazione, solo quando si insinua nella quotidianità delle persone, rispondendo a un bisogno o comunque semplificandone la vita, oltre che razionalizzando le risorse. Così, finita l’era dei consumi ostentativi, lo stesso lusso si ripensa nell’ottica di un esclusivismo partecipato, che sa colorare di unico l’accessibile.
E siccome, come recita l’azzeccata frase dello scrittore di fantascienza William Gibson, ‘il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito’, per chi volesse tentare di allargare la portata di tale ripartizione sarà basilare sapere che il medesimo si costruisce sul make, sui place e sull’interact. Ci sono brand che l’hanno già capito. Ma entrare nel dettaglio dei nomi significherebbe svelare i contenuti di una ricerca che, volendo farsi vantaggio competitivo, è destinata gratuitamente solo alle realtà Wpp.
Al microfono di youmark Federica Setti e Antonello D’Elia, rispettivamente chief research officer e consulting manager GroupM.
StepFwd – GroupM