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Nell’ebook di youmark KleinRusso. Qualità è…il progetto BeaCafè, un’attività di comunicazione dove il media e il contenuto sono il prodotto

CASE HISTORY

Per la comunicazione di Bea, società di branded content del gruppo, KleinRusso lancia BeaCafè, network territoriale di luoghi di incontro dove scambiarsi storie ed esperienze. Un’attività di comunicazione dove il media ed il contenuto sono il prodotto. In pochi mesi e con un investimento risibile il Bea Cafè ha dato voce a quasi 40 tra artisti ed intellettuali, coinvolgendo ad ogni appuntamento settimanale tra i 50/60 partecipanti e generando un panel di oltre 400 contatti qualificati.

Background
L’evoluzione del mercato degli ultimi anni ha sancito l’affermarsi della produzione dei contenuti di intrattenimento come una nuova forma di comunicazione per entrare in contatto con un target sempre più mobile, attraverso media sempre più innovativi.
 Una frontiera, il branded content, che apre nuove opportunità e sviluppi, su cui la creative community KleinRusso decide di investire creando una società dedicata: Bea, branded entertainment and arts.

Problema
Come promuovere Bea e la nuova visione nel mercato italiano e romano, dove la crisi ha reso la sperimentazione un lusso che l’industry della comunicazione non può più permettersi?

Obiettivo
Dimostrare l’efficienza di un approccio comunicazionale di branded content, creando un prodotto che testimoni l’efficacia della nuova disciplina, il cui target siano gli stessi decisori di acquisto delle attività di comunicazione.
Un’esperienza che diventi un’opportunità per generare know how in Bea, nella ricerca di un equilibrio tra creatività, investimento e risultati, allargando così gli orizzonti della community.

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Idea
Un network territoriale di luoghi di incontro dove scambiarsi storie ed esperienze: il Bea Cafè.
il primo Bea Cafè apre a Roma tra Trastevere e Monteverde Vecchio, il 23 maggio del 2013. E così, ogni giovedì dalle 19.30 circa, per oltre due ore, Andrea Ballarini, scrittore, direttore creativo e autore di Bea, dialoga con i suoi ospiti di letteratura, arte, politica, attualità, curiosità, idee.


“Le storie che raccontiamo alla fine si prendono cura di noi. Se ti arrivano delle storie, abbine cura. E impara a regalarne dove ce n’è bisogno. A volte una persona per sopravvivere ha bisogno di una storia più ancora che di cibo. Ecco perché inseriamo queste storie nella memoria gli uni degli altri. E’ il nostro modo di prenderci cura di noi stessi”.

Questa frase di Barry Lopez, uno scrittore ambientalista americano, è la sintesi più felice dello spirito che anima il BeaCafé. Altrimenti cosa potrebbe apparentare i ricordi di Pupi Avati all’I-Ching? O Enrico Vaime che racconta Marcello Marchesi a Filippo La Porta che parla dei vezzi e dei vizi dell’italiano scritto? O ancora, cosa lega il jazz di Marcello Rosa a Giampiero Mughini?

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Lo storytelling è la cifra stilistica e filosofica che informa tutte le serate del BeaCafé. Né conferenze universitarie, né chiacchiericcio da seconda serata, bensì i racconti vivi e stimolanti di persone in carne e ossa che, dal loro punto di vista particolare, e nello scambio con il pubblico, schiudono delle visioni assai poco convenzionali sulle più diverse aree dello scibile umano.

A fine 2013, il BeaCafè inizia la sua attività di network con un’esperienza affine presente sul territorio bolognese: CAP40139 di Lella Zanotti. Dalla loro collaborazione, a primavera del 2014, è prevista la realizzazione del primo Festival romano delle Parole.

Perché, per parafrasare un filosofo austriaco di non spensierata lettura, ciò di cui non si può tacere si deve narrare.

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Risultati
In pochi mesi e con un investimento minimo (di fatto il catering omaggiato ai partecipanti delle serate), il BeaCafè ha dato voce a quasi 40 tra artisti ed intellettuali, coinvolge ad ogni evento tra i 50/60 partecipanti, ha generato un panel di oltre 400 contatti qualificati, rappresentando la principale attività di new business della neonata Bea, che in questi primi mesi di attività ha iniziato a relazionarsi con brand operanti nel mercato romano come BNL, Telecom Italia e numerose realtà del territorio, tra tutti Emons:Audiolibri e il Goethe Institut.

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Ricordandoti che questo è il nostro primo ebook. Puoi effettuare il download cliccando qui, oppure dalla nostra homepage, dove c’è l’apposito widget. Youmark intanto, day by day,  lo proporrà pagina dopo pagina.