Avete letto bene. 10.000 euro, non 100.000 e tantomeno 1.000.000. Cifra che potrebbe essere anche legittima nella sostanza, visti i tempi di vacche magre e trattandosi della realizzazione di un solo annuncio a impronta istituzionale. Dunque non di incarico a largo respiro, strategico o quantomeno di una durata che vada oltre il one shot.
Quello che lascia perplessi è che per scegliere l’agenzia a cui affidarne la realizzazione, la direzione di Autogrill e il consulente Fulvio Zendrini abbiano per l’appunto dovuto indire una gara, chiamando al loro cospetto, da quanto ci risulta, quattro sigle blasonate e cioè M&C Saatchi (già al lavoro con Autogrill per la comunicazione di prodotto da fine 2011 e con incarico confermato), McCann Erickson, Publicis e 1861united.
Insomma, non potevano rivolgersi direttamente a M&C Saatchi con cui già collaborano e le cui capacità, di conseguenza, dovrebbero già essere ampiamente testate? Oppure, in seconda ipotesi, avendo il desiderio di coinvolgere un’altra sigla, le conoscenze di mercato in loro possesso non erano sufficienti per individuare un altro nome?
Una defezione in realtà ci sarebbe già stata avendo 1861united declinato l’invito perché la gara non è retribuita. D’altra parte se la cifra a disposizione ammonta a 10.000 euro, rimborsare le partecipanti risulta difficile.
