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Women in brand direction: Martina Barberini, Responsabile comunicazione JSH Hotels & Resorts: ”Le aziende ‘rosa’ esistono. La fortuna di avere avuto donne mentori. Nella scelta di collaboratori e agenzie vincono serietà, proattività, creatività, senso estetico, capacità di gestire lo stress e pure ironia”

Perché i direttori marketing, di comunicazione fino ad arrivare agli amministratori delegati donna sono in minoranza, in Italia e nel mondo? 

“La nostra azienda è un esempio virtuoso, diversi ruoli manageriali sono ricoperti da donne. Si potrebbe definire un’azienda ‘rosa’, una realtà meritocratica dove chi cresce lo fa perché dimostra di averne piene capacità. Le cose stanno pian piano cambiando, e come in tutti i grandi processi di cambiamento legati all’emancipazione, ci vuole tempo, si attraversano fasi di estremizzazione e disequilibrio, penso sia fisiologico e propedeutico al vero cambiamento. Veniamo da un passato, remoto e recente, in cui è stata predominante una cultura sessita e di sottomissione, una cultura che ha generato forti diseguaglianze. Retaggi e tracce di questa cultura rimangono ancora oggi, e si ripercuotono inevitabilmente nel mondo del lavoro”.

Però comunicazione e marketing sono settori ricchi di donne, cosa manca per permettere loro di fare carriera, cosa vorresti cambiasse?

“Vero. E fanno anche carriera, in realtà. Quello che manca è una visione veramente aperta, a prescindere da sesso, genere, provenienza, una mentalità in grado di andare oltre preconcetti ormai superati senza troppi timori. I fatti dimostrano che le donne possono ricoprire ruoli ai vertici ottenendo ottimi risultati. Penso che sia giusto equiparare”.

Nella tua storia personale, chi è stato mentore e chi invece ti ha messo i bastoni tra le ruote?

“Non mi è mai capitato di trovarmi in circostanze simili, nessuno mi ha mai messo i bastoni tra le ruote perché sono una donna, né in passato, né tantomeno ora. Mentori sono state, e sono tuttora, le tante donne che ho incontrato lungo il mio cammino professionale. Lavoratrici appassionate e instancabili in equilibrio tra i tanti impegni, anche personali. Queste donne sono sempre state un esempio per me. È faticoso, ci vogliono le giuste condizioni, ma si può fare”.

 La tua opinione sul gender Pay gap?

“Si parla davvero tanto di questo. Molte aziende stanno superando il gap. Penso che molto dipenda dal ruolo effettivo che si ricopre, è quello che definisce il compenso. Ma sulle diseguaglianze sono categorica: a parità di ruolo deve esserci parità di compenso”.

Che tipo di capo sei? Insomma, quando si arriva c’è il rischio di perpetuare quanto si è vissuto, nel bene e nel male?

“Nel mio caso, parliamo di meccanismi sani e dinamiche virtuose. Sono ben felice di proseguire su questa strada. Il mio approccio si basa sulla condivisione di idee, sul confronto, e anche sull’ascolto. Cerchiamo di circondarci di talenti, pertanto la volontà è quella di fornire strumenti, conoscenza ed esperienza tali da poter arrivare, nel tempo, a lasciare ampi margini di autonomia”.

Nel definire i team con cui collabori, siano essi interni alla tua azienda, o esterni, vedi agenzie di comunicazione) cosa metti in primo piano per scegliere le persone? 

“Serietà, spirito di iniziativa e proattività, creatività, senso estetico, capacità di sopportare periodi di lavoro intenso senza andare in crisi, affrontando i carichi con coerenza, ordine e serenità. A volte, una risata aiuta a superare un ostacolo più di qualsiasi altra cosa”.

Il tuo successo maggiore?

“Essere riuscita a creare un’identità, sia corporate che di prodotto, dove prima non c’era per un grande gruppo come quello di JSH Hotels & Resorts. Aver creato un’immagine di successo, integrata e coerente su tutti i canali, riconosciuta e apprezzata. È stato un grande lavoro, ma ne è valsa la pena”.

La sfida?

“Rimanere al passo in questa epoca esponenziale, soprattutto sul web, che è in continua evoluzione. Coinvolgere giovani menti in grado di offrire nuove visioni. Proseguire nello sviluppo di progetti trasversali, come abbiamo già fatto in ambito sportivo o con il progetto #BeautyIsHarmony e le esponenti del movimento body positive. Progetti che precorrano i tempi e uniscano l’industria del turismo a segmenti apparentemente distanti grazie a nuove chiavi di lettura”

Martina Barberini in pillole

Dopo la Laurea in Lingue e letterature straniere all’Università di Bologna e dopo 1 anno di ricerca presso le Università di Rio e Bahia in Brasile, ho iniziato a lavorare nel meraviglioso mondo del turismo come responsabile comunicazione e direttore creativo in Hotelphilosophy, una collezione di hotel boutique tra cui figurava anche la Maison Moschino a Milano, primo e unico hotel al mondo firmato dal brand, di cui abbiamo seguito apertura e startup insieme alla maison.

Dopo un triennio da freelance occupandomi di strategie di marketing e comunicazione per grandi gruppi e aziende nel settore hôtellerie, nel 2015 sono entrata in JSH Hotels & Resorts, gruppo alberghiero che nasce a Rimini, nella mia terra, ma con un portfolio di prodotti upscale e upperscale esteso tutto il territorio italiano. Inizialmente, il mio lavoro si è focalizzato nella ridefinizione dell’identità sia corporate che hotel.

La fase successiva, mi ha vista, e mi vede tuttora, seguire sviluppo e rafforzamento di nuove e stimolanti strategie di comunicazione integrata e multicanale, soprattutto nel segmento digital.

Adoro il mio lavoro.

 

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